Rifiuti, oceani. I rifiuti rappresentano una minaccia costante per l’ecosistema degli oceani e per gli esseri viventi che li popolano. Ricordate le isole di plastica? Nonostante la loro presenza sia ormai ben nota, non sembra essere sufficiente a contribuire alla sensibilizzazione degli abitanti del pianeta al tema rifiuti. In tal senso, un aiuto potrebbe provenire dall’arte.
I rifiuti rappresentano una minaccia costante per l’ecosistema degli oceani e per gli esseri viventi che li popolano. Ricordate le isole di plastica? Nonostante la loro presenza sia ormai ben nota, non sembra essere sufficiente a contribuire alla sensibilizzazione degli abitanti del pianeta al tema rifiuti. In tal senso, un aiuto potrebbe provenire dall’arte.
Ecco dunque le sculture subacquee realizzate utilizzando rifiuti di vario genere da parte di Mathieu Goussin e Hortense Le Calvez, dello studio Forlane 6. La bellezza delle loro opere artistiche è in grado di attirare l’attenzione dell’osservatore verso il problema dei rifiuti che minacciano gli ecosistemi marini.
Dopo un primo sguardo, attento all’aspetto estetico delle opere in questione, non si può che compiere un passo ulteriore con la mente e giungere a riconsiderare la gravità della presenza di rifiuti nelle acque marine ed oceaniche, causata da un’inadeguata gestione degli stessi nel corso dello svolgimento delle attività produttive umane e durante la normale vita quotidiana dei cittadini.
Le sculture sono state realizzate sulle coste dell’isola di Creta e fotografate in acque poco profonde. I materiali impiegati per la loro creazione sono stati recuperati lungo le strade o presso il porto dell’isola. La finalità principale degli artisti consiste nel sensibilizzare, attraverso le loro creazioni, all’entità dell’impatto ambientale dei rifiuti sul pianeta.
Nonostante il problema sia evidente, la produzione mondiale di materiali non riciclabili destinati a trasformarsi in rifiuti che potrebbero raggiungere mari ed oceano non si arresta. Gli artisti appaiono preoccupati riguardo agli anni a venire, se il fenomeno proseguirà ad una velocità simile o superiore a quella odierna. Il loro prossimo passo? Riaccendere letteralmente i riflettori sulla condizione degli oceani attraverso la realizzazione di sculture subacquee create con l’impiego di luci a LED.
Marta Albè
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