Due sfere di pietra perfettamente smussate e polite sono state ritrovate in una tomba risalente al Neolitico nel nord della Scozia
Due sfere di pietra perfettamente smussate e polite, realizzate più di 5.500 anni fa, sono state ritrovate in una tomba risalente al Neolitico nel nord della Scozia. Gli scienziati ora si interrogano sulla loro possibile funzione
Gli archeologi scozzesi hanno ritrovato, in una tomba di età neolitica, due sfere di pietra perfettamente polite. Centinaia di sfere simili, delle dimensioni di una palla da baseball, sono state ritrovate in diversi siti di età neolitica – principalmente in Scozia e nelle isole Orcadi. Alcune sono finemente intagliate – come la famosa Towie ball, scoperta nel nord-est della Scozia nel 1860 e attualmente conservata al National Museum of Scotland, mentre altre sono punteggiate da sporgenze o al contrario perfettamente levigate.
I primi ricercatori suggerirono che queste sfere potessero essere utilizzate come armi; oggi invece la maggior parte degli archeologi concorda nel ritenere queste sfere un’opera d’arte, utilizzata forse per simboleggiare lo status sociale di una persona all’interno della società, o per celebrare passaggi importanti della vita.
Le due sfere rinvenute la scorsa settimana dagli archeologi dell’University of Central Lancashire sono state trovate in una tomba vicino alla spiaggia di Tresness (nelle isole Orcadi): una è di pietra nera e l’altra è costituita da una pietra calcarea di colore più chiaro. Secondo gli scopritori, rappresenterebbero i primissimi esempi di pietre lavorate dalla mano dell’uomo: le pietre polite farebbero parte di una pratica artigianale precedente rispetto a quelle intagliate, comparse in un’epoca successiva.
Il fatto che le pietre siano state ritrovate nel loro contesto archeologico originario, cioè nella tomba, potrebbe fornire agli archeologi qualche indizio in più circa la loro funzione. Le sfere si trovavano sistemate negli angoli di due differenti ‘comparti’ utilizzati per conservare i resti umani nella camera sepolcrale della tomba, insieme ad altri oggetti (soprattutto vasellame) appoggiati alle pareti della camera. All’interno della tomba, gli archeologi hanno ritrovato anche un deposito di ossa umane cremate e dei piccoli e affilati coltellini – probabilmente utilizzati per separare, nel cadavere da seppellire, la carne dalle ossa: questo suggerisce una manipolazione dei resti umani conservati nella camera, di cui ignoriamo i riti e le tradizioni.
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Fonte: University of Central Lancashire / National Museum of Scotland
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