Francesca Biagioli L'EFSA ha ideato un fumetto educativo intitolato "X la fastidiosa, temibile assassina" per sensibilizzare il pubblico sugli effetti della Xylella, l'ormai tristemente noto patogeno che ha colpito gli oliveti salentini (e non solo). Un modo anche per sottolineare l'importanza della scienza e della cooperazione di tutti nella lotta contro questo batterio
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Il fumetto non è solo un mezzo di intrattenimento, ma una potente forma di comunicazione che può spiegare concetti complessi in modo accessibile, coinvolgente e adatto anche ai più giovani. E perché non farne allora uno per spiegare cos’è la Xylella?
Ci ha pensato l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha pubblicato “X La fastidiosa, temibile assassina” con l’intento di raccontare con immagini e parole, in modo chiaro e diretto, la storia di uno dei patogeni più pericolosi per l’ulivo.
Scopriamo così come si è diffusa ma anche come la sta tendendo a bada la scienza e cosa possiamo fare nel nostro piccolo per evitare che la situazione peggiori.
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Il fumetto, disponibile in molte lingue, è stato creato dall’illustratrice Miriam Rivera e successivamente sviluppato dall’EFSA in collaborazione con Miguel Ángel Miranda, esperto scientifico presso l’Università delle Isole Baleari e membro del gruppo di esperti EFSA sulla salute e il benessere degli animali.
L’iniziativa mira a sensibilizzare il grande pubblico su questa devastante minaccia che, in soli dieci anni, ha trasformato il paesaggio degli oliveti salentini e di molte altre regioni, mettendo in luce l’importanza della scienza per preservare la salute delle piante.
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Ma non è solo la scienza ad essere protagonista in questa narrazione. Il fumetto evidenzia infatti l’importanza dell’impegno di tutti, e a tutti i livelli, compresa la partecipazione attiva dei cittadini. Si sottolinea ad esempio l’importanza di non far viaggiare piante non certificate, per prevenire un’ulteriore diffusione del patogeno.
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Se siete curiosi di leggere il fumetto sulla Xylella lo trovate in italiano QUI.
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Fonte: Efsa
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