Ami il vino e l'arte? Questa nuova intrigante opera paesaggistica fa al caso tuo: il vigneto labirinto più grande del mondo è italiano. Parti alla scoperta dei suoi sentieri, delle sue uve e del suo territorio in una delle principali zone vitivinicole della sua regione, il Lazio
Di vigne l’Italia ne è pienissima. Ogni anno il nostro Paese si contende con la Francia il titolo di maggior produttore mondiale di vino, ma un vigneto come questo forse non l’avete mai visto.
È un intreccio gigantesco di grappoli e si trova proprio nello Stivale, più vicino di quanto si creda. È nel Lazio il vigneto-labirinto più grande del mondo, inaugurato da pochissimo.
Si chiama Limito, si trova tra Bassiano, Sezze e Sermoneta e ha preso forma su 3 ettari di terroir dell’Agro Pontino. L’idea è dell’azienda agricola Marco Carpineti.
Ci sono voluti 4 anni per dare forma al progetto e creare un’opera paesaggistica in cui perdersi tra sentieri, profumi e colori da apprezzare durante tutto l’anno, a passo con il ciclo naturale della vite.
Il vigneto-labirinto si sviluppa in spirali e 4 ingressi, che accolgono i visitatori accompagnandoli alla scoperta delle uve del territorio. Tre sono i vitigni su cui sono puntati i riflettori: nero buono, bellone e abbuoto.
Sono uve tipiche della regione, che danno vita a vini profumati con note di frutta gialla per il bellone e finali intriganti per il nero buono. Nota di merito anche all’abbuoto, un’uva antica che, con le prime due, è fedele narratrice dell’Agro Pontino.
Assieme ai Castelli Romani, la Vulsinia e la Ciociaria, l’Agro Pontino è infatti una delle principali zone vitivinicole del Lazio e vanta una storia enologica antichissima. Ci basterà pensare che le sue vigne erano già presenti ai tempi dei Romani e non è un caso che Plinio il Vecchio menziona il bellone nella sua Naturalis Historia.
Il Lazio è una regione con una grande tradizione di vino, che affonda le sue radici in epoca etrusca. Il potenziale non manca di certo.
Non resta che visitare le sue coltivazioni, partendo magari dal labirinto della vigna e passeggiando in un panorama fatto di vini interessanti e dolci colline, riproposte in chiave artistica.
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Fonti: marcocarpineti/Instagram – AIS
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