Rottami di vecchie auto e attrezzature agricole si trasformano in opere d’arte a grandezza naturale. Sono gli animali meccanici dello scultore americano John Lopez sparsi lungo il Grand River nel sud-ovest del Dakota vicino la riserva indiana di Standing Rock legata al nome di Toro Seduto.
Rottami di vecchie auto e attrezzature agricole si trasformano in opere d’arte a grandezza naturale. Sono gli animali meccanici dello scultore americano John Lopez sparsi lungo il Grand River nel sud-ovest del Dakota vicino la riserva indiana di Standing Rock legata al nome di Toro Seduto.
Lo scenario è quello del selvaggio west: bisonti, cavalli, cervi, rinoceronti sono stati realizzati con materiali di scarto nel rispetto della sostenibilità ambientale. Gli animali selvatici sono curati nei minimi dettagli e sembrano provenire da un tecnologico laboratorio steampunk.
Il punto di forza di John Lopez è proprio quello di unire passato, presente e fantascienza. Lo scultore ha iniziato la sua carriera lavorando l’argilla, catturando ogni sfumatura del luogo in cui è cresciuto. Un luogo di agricoltura dove nei campi non è difficile trovare vecchi aratri.
Ecco come nascono le sue opere:
E’ proprio da lì, l’idea di trasformare il vecchio in nuovo. Le carcasse arrugginite di attrezzi dismessi sono testimoni di generazioni di lavoro, ma oggi sono delle vere e proprie installazioni giganti. Per realizzarne una ci vogliono fino a tre mesi di lavoro. Un’idea che fa bene all’ambiente, riduce lo spreco e dimostra come con un po’ di creatività, tutto può essere riciclato, guardate:
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