L'imbarcazione di Sir Ernest Shackleton è stata ritrovata dopo ben 107 anni, era affondata nel mare dell'Antartide nell'ultima spedizione
Il vascello inabissato dell’esploratore inglese Sir Ernest Shackleton è stato identificato dopo 107 anni nelle profondità del Mare di Weddell, in Antartide, non troppo distante dall’ultima posizione registrata agli inizi del Novecento. L’imbarcazione era rimasta bloccata nel gennaio del 1915 tra i ghiacci perenni artici, per poi naufragare nel novembre. Shackleton ed i suoi uomini erano riusciti miracolosamente a mettersi in salvo, per poi salire su piccole scialuppe verso la Georgia del Sud dove chiedere soccorso disperato ed avevano visto la loro nave andar persa per sempre, mentre scompariva nelle profondità degli abissi.
Our heartfelt congratulations to the Falklands Maritime Heritage Trust and the Endurance22 Expedition on locating the wreck of Sir Ernest Shackleton's 'Endurance'. It is truly one of the greatest Antarctic finds of this century. #endurance22 #shackleton #inspire #explore pic.twitter.com/ChqzEBUfdo
— Antarctic Heritage (@InspireExplore) March 9, 2022
Dopo più di un secolo un team di scienziati della spedizione Endurance22, progetto coordinato dal Falklands Maritime Heritage Trust, ha finalmente rinvenuto il relitto perduto a 3.000 metri di profondità, utilizzando per prima cosa il rompighiaccio sudafricano Agulhas II e poi dei sommergibili telecomandati di cui questo è dotato che hanno ispezionato la vastissima area del Mare di Weddell dove si ipotizzava potesse essere l’imbarcazione, fino al ritrovamento nei giorni scorsi.
Endurance is Found pic.twitter.com/e8VxYhmUCb
— Endurance22 (@Endurance_22) March 9, 2022
Nonostante il tempo passato, il relitto sembra essersi conservato più che bene, anzi egregiamente ed anche il nome della nave – Endurance – è ben visibile a poppa.
Senza esagerare, questo è il più bel relitto di legno che abbia mai visto, di gran lunga”
ha detto l’archeologo marino Mensun Bound. Tutto sembra essersi conservato come allora tranne danni molto evidenti a prua che sono indice dell’imbatto con il fondale marino.
L’imbarcazione era naufragata durante il viaggio più celebre dell’esploratore: la prima spedizione trans-antartica, ma dopo mesi in mare l’inverno glaciale non dette scampo alla nave, il suo equipaggio riuscì tuttavia sorprendentemente a salvarsi.
Ai sensi del Trattato internazionale sull’Antartide, il relitto scoperto non verrà portato a galla o mosso dalla sua posizione attuale poiché
I nostri obiettivi per Endurance22 erano individuare, rilevare e filmare il relitto, ma anche condurre importanti ricerche scientifiche”
ha affermato Donald Lamont del Falklands Maritime Heritage Trust.
Fonte: Endurance22
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