Riapre dopo 40 anni la Casa degli Amanti: Pompei non smetterà mai di stupire

Portata alla luce nel 1933 e danneggiata dal terremoto che sconvolse l’Irpinia nel 1980, la Casa degli Amanti di Pompei riapre finalmente al pubblico.

Oggi è una giornata storica per il Parco archeologico più grande al mondo: agli scavi di Pompei riapre la Casa degli Amanti e con essa ritornano visitabili anche la Casa della Nave Europa, che prende il nome da un graffito inciso su una parete, e la Casa del Frutteto, con i suoi meravigliosi cubicoli floreali.

Dopo i continui ritrovamenti degli ultimi anni – ultimo quello della splendida antefissa di Athena – e i suoi ancora 22 ettari da scavare, Pompei non smetterà mai di stupire.

Portata alla luce nel 1933 e danneggiata dal terremoto che sconvolse l’Irpinia nel 1980, la Casa degli Amanti riapre finalmente al pubblico, che potrà d’ora in poi nuovamente rivedere quel gioiello unico del sito archeologico campano, il solo di cui si sia conservato quasi completamente il secondo piano.

Ad annunciarlo è il Ministro della cultura Franceschini che comunica la fine della messa in sicurezza delle Regiones I, II e III, il piano straordinario di salvaguardia delle strutture archeologiche della città antica di Pompei, avviato nel 2014 con il Grande Progetto Pompei.

Come si legge in un comunicato del Mibact, “in cinque anni sono stati eseguiti 76 interventi relativi ai 5 piani di intervento previsti dal Grande Progetto Pompei, di cui 51 per il piano delle opere (interventi su strutture archeologiche), 8 per il piano della conoscenza, 2 per il piano della sicurezza, 7 per il piano della capacity building, 8 per la fruizione e comunicazione. 75 sono gli interventi conclusi, di cui su 5 cantieri sono in corso le fasi di collaudo”.

Le tre Domus

Oggi si procede, quindi, a un passo storico: l’apertura delle tre domus appena restaurate, la Casa degli Amanti, la Casa della Nave Europa e la Casa del Frutteto.

La Casa degli Amanti

Prende il nome dal verso inciso in un quadretto con anatre sul fondo del peristilio che recita Amantes, ut apes, vitam melitam exigunt (Gli amanti conducono, come le api, una vita dolce come il miele) e si trova nel cuore della Regio I.

casa amanti pompei

©MiBACT

casa amanti pompei

©MiBACT

La sua particolarità è che ha conservato pressoché intatto il secondo piano del peristilio (giardino colonnato), un tempo accessibile attraverso una scala nel portico settentrionale e che sembra essere stato aggiunto nel corso del I secolo d.C.  Fatta eccezione per le pitture delle fauces e per alcuni pavimenti del II stile, le pitture della domus sono state realizzate in IV stile nel corso del I secolo d. C. Alcuni oggetti rinvenuti nella casa (un braciere, un bacile, una lucerna in bronzo e delle cerniere in osso) sono esposti in una vetrina collocata nell’atrio.

La Casa della Nave Europa

Prende invece il nome da un graffito inciso sulla parete nord del peristilio: una grande nave da carico, chiamata “Europa”, affiancata da altre imbarcazioni minori.

La casa, il cui nucleo originario risale al III secolo a. C., nella sua veste attuale ha un ampio peristilio con numerosi ambienti disposti in successione sui lati settentrio­nale e occidentale. Da ammirare è la preziosa decorazione nel cubicolo adiacente all’ingresso, dove il finto rivestimento a blocchi di marmo colorato, tipico di questo stile decorativo, è arricchito dalla presenza di semicolonne ioniche in stucco.

La Casa del Frutteto

Limoni e corbezzoli, piante da frutto e ornamentali, uccelli e un albero di fico con un serpente auspicio di prosperità: sono davvero meravigliosi i cubicoli floreali della casa del Frutteto, su via dell’Abbondanza, con una vegetazione lussureggiante dipinta sulle pareti.

In alcuni ambienti, le raffigurazioni sono anche arricchite da motivi egizi con riferimenti a Iside, probabile segno di devozione alla dea da parte del proprietario.

Fonte: MiBACT

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