Teotihuacan: svelate le tracce nascoste dell’imponente e antica città messicana che ha rimodellato il paesaggio (e continua a farlo ancora oggi)

Nuovi studi sull'antico insediamento di Teotihuacan rivelano le similitudini fra la geografia urbana della città antica e di quella moderna

Nuovi studi sull’antico insediamento di Teotihuacan, in Messico, rivelano le molte similitudini fra la geografia urbana della città antica e di quella moderna

Strade ed infrastrutture visibili oggi in Messico condividono più similitudini con i centri antichi rispetto a ciò che possiamo immaginare. È il caso certamente dell’insediamento di Teotihuacan, che oggi si trova a circa 40 km da Città del Messico – un sito archeologico di epoca precolombiana che ancora affascina per le imponenti piramidi e le pregevoli architetture.

In questo sito i ricercatori dell’Università della California hanno utilizzato il LIDAR (acronimo dall’inglese Light Detection and Ranging) per scannerizzare l’area: si tratta di una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto utilizzando un impulso laser. Quest’analisi ha rivelato, sorprendentemente, che i contorni dell’antico insediamento (di cui buona parte giace sotterrata da strutture architettoniche di epoche successive) sono più o meno gli stessi dell’insediamento attuale e si riflettono nelle strade e negli edifici costruiti in tempi recenti ‘ricalcando’ la struttura originaria della città – 1.500 anni più tardi.

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Non viviamo nel passato, ma conviviamo con l’eredità delle azioni passate – spiega l’archeologa Nawa Sugiyama. – In una città monumentale come Teotihuacan, le conseguenze delle azioni del passato sono ancora fresche e visibili nel paesaggio.

Fra il 100 a.C. e il 550 d.C., Teotihuacan era una delle città più grandi al mondo, con una superficie di 21 km2, e ospitava massicce piramidi, piazze, edifici residenziali e commerciali. Alcune delle incredibili architetture dell’antica città sono visibili ancora oggi, mentre molte sono andate perdute – ecco perché l’uso della tecnologia LIDAR si è rivelato provvidenziale per mappare l’area. Gli archeologi hanno scoperto che il 65% dell’area urbana della valle ospitava edifici allineati in direzione del nord (lo stesso orientamento è stato conservato dagli edifici moderni). Gli antichi abitanti dell’area, inoltre, hanno investito fondi ed energie nel modificare il corso dei fiumi della valle e nel creare canali artificiali che esistono ancora oggi: secondo gli studiosi, circa 17 km di corsi d’acqua visibili oggi hanno la loro origine nel periodo classico di Teotihuacan.

Lo studio stima che vi siano ancora 372.056 m2 di suolo artificiale risalente all’epoca Teotihuacan non ancora studiati. In totale, 298 edifici e 5.795 terrazzamenti prodotti dalla mano dell’uomo sono stati registrati in questo studio, mentre si stima la presenza di altri 200 edifici che un tempo esistevano ma che sono stati demoliti dalle attività estrattive successive. Dopo aver portato alla luce rituali di offerta e sacrificio praticati all’epoca, gli archeologi continuano a scoprire nuovi segreti sulla civiltà di Teotihuacan e sulla sua storia.

@ PLOS One

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Fonte: PLOS One

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