Occhio, bocca e perla: un “triangolo ipnotico” ci fa incantare de ‘La Ragazza con l’orecchino di perla’, il famoso dipinto di Jan Vermeer. Lo rivela uno studio condotto dal Museo Mauritshaus a L’Aia (Paesi Bassi) con l’ausilio della società di ricerca Neurensics. Un’opera, quindi, che incanta davvero
‘La Ragazza con l’orecchino di perla’ incanta davvero, non è solo un modo di dire: uno studio condotto dal Museo Mauritshaus a L’Aia (Paesi Bassi) ha realizzato una ricerca con l’ausilio della società di ricerca Neurensics, che ha dimostrato come, di fronte al celebre dipinto di Jan Vermeer, veniamo trascinati in una sorta di “triangolo ipnotico” che va dall’occhio della ragazza alla bocca e alla perla, e poi di nuovo all’occhio.
Il lavoro è stato condotto, in particolare, monitorando i movimenti degli occhi e l’attività cerebrale di un gruppo di volontari, sottoposti a risonanza magnetica ed elettroencefalogramma, tecniche che hanno permesso di individuare i tre punti del dipinto che attraggono maggiormente (occhio, bocca e perla), fino a determinare una sorta di circolo ipnotico.
La ‘Ragazza con l’orecchino di perla’ – riporta il Museo – si è distinta in questo studio per i seguenti motivi:
- ti mantiene intrappolato in un ciclo di attenzione sostenuto
- stimola fortemente il precuneo nel tuo cervello
Il precuneo, regione cerebrale posta davanti al cuneo del lobo occipitale, è coinvolto in modo particolare nelle funzioni psicologiche come la coscienza, l’auto-riflessione e le esperienze di vita personali.
Forse per questo, secondo quanto riportato dagli esperti, il dipinto tiene gli occhi fissati sopra più lungo di qualsiasi altro dipinto esaminato.
Il dipinto non solo cattura il tuo sguardo, ma poi mantiene la tua attenzione in un ciclo di attenzione sostenuto. Prima, inizi guardandola negli occhi, poi nella bocca e poi nella perla. E poi succede di nuovo: non riesci proprio a distogliere lo sguardo
In realtà questa capacità non è propria solo delle celeberrima opera di Vermeer, anche ne ‘La Gioconda’ sembra ci sia un meccanismo analogo. Ma ‘La Ragazza con l’orecchino di perla’ è apparsa essere molto più efficace.
E non è questa l’unica curiosità sul dipinto
L’opera, che in realtà si intitola ‘La Ragazza con il turbante’, è nota con il nome de ‘La Ragazza con l’orecchino di perla’, ma il famigerato orecchino non è una perla.
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La nuova interpretazione è sostenuta da Pieter Roelofs, co-curatore della retrospettiva dedicata al pittore olandese al Rijksmuseum di Amsterdam, inaugurata lo scorso 10 febbraio e rimasta aperta fino al 4 giugno.
La ragazza dipinta da Vermeer indosserebbe in realtà una goccia di vetro e non una vera e propria perla preziosa, in quanto, secondo l’esperto, una perla di quelle dimensioni sarebbe stata troppo costosa.
Con quest’ultima scoperta sul suo meccanismo ipnotico, l’opera continua a rivelarsi non solo tra le più famose al mondo, ma anche tra le più studiate e analizzate.
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Fonti: Museo Mauritshuis / Het Mauritshuis/Youtube
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