Rinvenuta una tomba monumentale con il corpo di un defunto parzialmente mummificato scavata nella necropoli di Porta Sarno, a Pompei.
Rinvenuta una tomba monumentale con il corpo di un defunto parzialmente mummificato scavata nella necropoli di Porta Sarno, a est dell’antico centro urbano di Pompei
È a recinto e la sua è una facciata decorata da piante verdi su un fondo blu e una camera per l’inumazione. Un particolare non da poco, considerato che gli scavi di Pompei rappresentano un periodo in cui nella città i corpi degli adulti venivano sempre ridotti in cenere. Si tratta dell’ultima scoperta fatta negli scavi archeologici di Pompei: una tomba con tanto di iscrizione marmorea dalla quale arriva la prima conferma che nei teatri della colonia romana, almeno negli ultimi momenti prima dell’eruzione del 79 d.C, si recitava anche in lingua greca.
Siamo fuori Porta Sarno e qui gli archeologi guidati dal direttore Zuchtriegel hanno rinvenuto la sepoltura intatta di Marcus Venerius Secundio.
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Sulla lastra marmorea sul frontone della tomba l’iscrizione commemorativa del proprietario richiama per la prima volta lo svolgimento a Pompei di spettacoli in lingua greca, che non erano mai prima ritrovati in maniera diretta. Quel che si sa, infatti, è che nei due edifici utilizzati dagli antichi pompeiani per gli spettacoli, il theatrum (il Teatro Grande) e il theatrum tectum, o Odeion, si rappresentavano da un lato commedie e tragedie, dall’altro mimi, musica e poesia.
Una tomba particolarissima, a recinto, con una facciata decorata da piante verdi su fondo blu e una camera per l'…
Posted by ANSA.it on Tuesday, August 17, 2021
Ancora una volta una storia affascinante e piena di mistero quella che arriva dall’ultima scoperta del Parco Archeologico di Pompei, riportata alla luce grazie a una massiccia campagna di scavi condotta con l’Università Europea di Valencia. Un ritrovamento sul quale è al lavoro un team interdisciplinare di esperti e da cui ci si aspetta tantissimo – dicono il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e Llorenç Alapont dell’Università di Valencia – anche per le condizioni di conservazione del defunto, che appare in parte mummificato, la testa ricoperta di capelli bianchi, un orecchio parzialmente conservato, così come piccole porzioni del tessuto che lo avvolgeva.
Uno degli scheletri meglio conservati della città antica, dice all’ANSA Zuchtriegel.
Fonte: ANSA
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