Come sono state costruite le Piramidi? Da anni se ne discute e di teorie ce ne sono davvero tantissime, l’ultima in ordine di tempo è quella di un gruppo di scienziati dell’Istituto orientale di archeologia francese al Cairo e dell’Università di Liverpool in Inghilterra pubblicata su Science Alert.
Come sono state costruite le Piramidi? Da anni se ne discute e di teorie ce ne sono davvero tantissime, l’ultima in ordine di tempo è quella di un gruppo di scienziati dell’Istituto orientale di archeologia francese al Cairo e dell’Università di Liverpool in Inghilterra
Con i pochi mezzi a disposizione, com’è stato possibile costruire strutture così imponenti e durature nel tempo? Avevamo già parlato dell’ipotesi di una sorta di slitta fatta scivolare sulla sabbia bagnata per trasportare il materiale, ma adesso in una delle cave di alabastro a Luxor gli archeologi nell’ambito dell’Hatnub Epigraphic Project hanno trovato i resti di una rampa che risalirebbe ad almeno 4,5 mila anni fa.
Si ipotizza, dunque, che attraverso questa rampa, gli antichi egizi spostassero i blocchi di pietra per portarli poi nel cantiere di costruzione.
“È una scoperta importante, la prima prova che mostra come i blocchi pesanti sono stati sollevati e spostati dalle cave, dice Mustafa Waziri, segretario generale del Ministero delle Antichità egiziano.
Al centro della struttura c’era una piattaforma inclinata, mentre su entrambi i lati, scale e fori nei quali venivano inseriti pali di legno.
“I blocchi di diverse tonnellate venivano legati sulla “slitta” di legno. Successivamente, i costruttori tiravano le corde e spostavano i blocchi con un angolo di 20 gradi”, spiega l’archeologo Yannis Gourdon dell’Institut Français d’Archéologie Orientale al Luxor Times.
Oltre alla rampa, gli archeologi hanno anche trovato almeno 100 iscrizioni che commemorano le visite dei faraoni alle cave di alabastro di Hatnub, nonché abitazioni in pietra per i lavoratori.
“Il team ha portato alla luce 4 stele di pietra: una delle stele mostra un disegno di una persona in piedi e le altre tre, hanno iscrizioni ieratiche poco chiare a causa del cattivo stato di conservazione”, dice l’archeologo Roland Enmarch dell’Università di Liverpool.
Adesso il team sta lavorando per la conservazione delle iscrizioni e sta indagando per avvalorare questa tesi, ma in fondo le meravigliose piramidi rimangono affascinanti anche per il mistero che si cela dietro la loro costruzione.
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Dominella Trunfio