A Bologna il 26 settembre ha inizio una mostra fotografica tutta dedicata alla carriera dei Pink Floyd, che include 40 scatti di famosi artisti.
Bologna il 26 settembre ha inizio una mostra fotografica tutta dedicata alla carriera dei Pink Floyd, che include 40 scatti di famosi artisti.
Geniali, folli, inusuali, capaci di spingersi continuamente oltre nella musica come nella vita, i Pink Floyd sbarcano in Italia con una nuova mostra tutta dedicata alla loro mitica, e lunghissima, carriera.
A ospitare i 40 scatti che li immortalano dagli esordi al grande successo è la Galleria Ono Arte di Bologna, nella mostra intitolata “Pink Floyd: il lato oscuro”, aperta al pubblico dal 26 settembre al 30 novembre.
40 immagini che immortalano la band da molteplici prospettive, frutto dello sguardo di 4 artisti dalla spiccata sensibilità: il fotografo e graphic designer Storm Thorgerson, che in passato realizzò con lo Studio Hypgnosis, di cui era co-fondatore, alcune delle copertine più iconiche del gruppo, la fotografa britannica appassionata di rock Jill Furmanovsky, Colin Prime e Baron Wolman, i cui scatti immortalano il gruppo alle origini, quando ancora Syd Barrett era uno di loro.
Insomma, un autentico tuffo nel loro mondo rock-psichedelico dove nulla è come è e tutto è come non è!
La carriera dei Pink Floyd
La band britannica nasce a Londra nel 1965, anni in cui la musica psichedelica stava contaminando un po’ tutti i generi, incluso il pop. Fu Syd Barrett, artista innamorato del nonsense e dei giochi di parole, a fondare il gruppo.
Syd amava dipingere e alla musica si appassionò solo intorno ai 14 anni quando conobbe il genere skiffle, un rock and roll primordiale. Nel frattempo, crescendo, venne a contatto con l’LSD e sotto l’effetto delle droghe compose le sue prime canzoni che erano piene di riferimenti al suo amato nonsense e all’arte.
Fu allora che incontrò l’aspirante musicista Roger Waters, che più avanti gli fece conoscere Mason e Wright, futuri membri del gruppo. Nacque così nel 1965 la band il cui nome, Pink Floyd, univa i nomi di battesimo dei bluesman Pink Anderson e Floyd “Dipper boy” Council.
L’LSD aiutava Barrett a comporre la sua musica speciale ma pian piano lo isolò dal mondo e dallo stesso gruppo che aveva fondato, tant’è che nel 1968 venne rimpiazzato dall’amico di infanzia David Gilmour. Fu Waters a prendere la guida del gruppo e progressivamente la loro musica divenne più accessibile al grande pubblico, garantendogli il successo internazionale.
Syd Barrett, dopo l’uscita dal gruppo, compose un paio di album da solista per poi far ritorno a Cambridge, al riparo dalla notorietà.
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Laura De Rosa