Settembre 2024 accoglie due grandi mostre dedicate a Picasso: Milano e Mantova ospiteranno le opere del grande artista spagnolo
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Il prossimo autunno sarà un periodo ricco di eventi culturali di grande rilievo per gli appassionati d’arte in Italia: due mostre imperdibili metteranno in luce l’opera e la vita di uno dei più grandi maestri del XX secolo, Pablo Picasso.
Palazzo Te a Mantova e Palazzo Reale a Milano saranno le prestigiose sedi che ospiteranno questi eventi, dove i visitatori avranno occasione di esplorare la complessa figura dell’artista spagnolo sotto nuove prospettive.
L’omaggio a Picasso a Palazzo Te: “Picasso a Palazzo Te. Poesia e salvezza”
Dal 5 settembre 2024 al 6 gennaio 2025, Palazzo Te a Mantova accoglierà la mostra “Picasso a Palazzo Te. Poesia e Salvezza”. Curata dalla storica e scrittrice francese Annie Cohen-Solal, la mostra è frutto di una stretta collaborazione con la famiglia dell’artista e il Musée National Picasso-Paris. L’esposizione si articolerà in quattro sezioni, ciascuna in dialogo con gli affreschi di Giulio Romano, uno dei grandi artisti del Rinascimento.
“Il rapporto tra il pittore e architetto cinquecentesco e Picasso passa dal lavoro sulle Metamorfosi di Ovidio, che l’artista spagnolo esegue su richiesta di Albert Skira nel 1931 e che viene esposto a Palazzo,” spiega il direttore Stefano Baia Curioni. La connessione tra i due artisti non si limita alle tematiche delle opere, ma si estende alla loro capacità di trasformazione e adattamento. Sia Giulio Romano che Picasso hanno usato la metamorfosi come tema dominante, traendo ispirazione dalla letteratura e dalla poesia, e trasformandole in strumenti di salvezza e rifugio.
La mostra presenterà 50 opere del maestro spagnolo, tra disegni, documenti, sculture e dipinti, alcuni dei quali mai esposti prima in Italia. Attraverso questi lavori, i visitatori potranno scoprire come la poesia abbia giocato un ruolo fondamentale nella vita di Picasso, aiutandolo a superare i numerosi ostacoli legati alla sua condizione di straniero. “L’artista naviga magistralmente tra le molteplici tensioni della società francese utilizzando la metamorfosi come strategia,” racconta la curatrice Cohen-Solal. Il percorso espositivo sarà un viaggio affascinante nell’universo poetico e trasformativo di Picasso, un artista capace di reinventarsi continuamente.
“Picasso lo straniero” al Palazzo Reale di Milano
Parallelamente alla mostra di Mantova, dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025, Palazzo Reale a Milano ospiterà “Picasso lo straniero”. Anche questa mostra, curata da Annie Cohen-Solal, promette di offrire una visione approfondita e inedita del maestro spagnolo, focalizzandosi su temi quali l’accoglienza, l’immigrazione e le relazioni interculturali.
La mostra milanese presenterà oltre 80 opere provenienti dal Musée National Picasso-Paris e dal Musée National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi. Accanto a queste, saranno esposti documenti, fotografie, lettere e video che esploreranno la dimensione politica ed estetica di Picasso, un artista che nonostante il suo straordinario contributo alla cultura francese, non ottenne mai la cittadinanza. L’esposizione vuole porre l’accento sulla condizione di immigrato vissuta da Picasso, e su come questa abbia influenzato il suo percorso artistico e personale.
“L’esempio di Picasso diventa una lezione d’ottimismo, un modello da seguire, una spinta all’impegno politico e alla pratica artistica,” sottolinea Annie Cohen-Solal. La mostra intende non solo celebrare l’arte di Picasso, ma anche riflettere su questioni contemporanee come la xenofobia e l’identità culturale. “La collaborazione tra Milano e Mantova in questo doppio progetto espositivo rappresenta un’opportunità straordinaria per approfondire la complessa figura di Picasso, un artista che ha saputo navigare tra le acque agitate della xenofobia e dell’identità, trovando nella poesia e nell’arte una via per superare gli ostacoli,” conclude l’assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.
Un nuovo sguardo su Picasso
Queste due mostre non solo offrono l’opportunità di ammirare alcune delle opere più significative di Picasso, ma invitano anche a riflettere sulla sua vita e sulle sfide che ha affrontato come artista straniero in Francia. Nonostante la fama mondiale ed il riconoscimento del grande genio artistico, Picasso visse per quasi 50 anni marchiato come straniero e anarchico, costretto a rifugiarsi nel sud della Francia dopo che a Parigi, nel 1940, gli fu rifiutata la naturalizzazione.
Le esposizioni di Mantova e Milano vogliono dunque riportare l’attenzione su un aspetto meno conosciuto della vita di Picasso e fungere da nuova chiave di lettura del suo lavoro e della sua eredità. Attraverso le opere esposte, i visitatori potranno riscoprire un artista che, pur traendo forza dalla sua condizione di outsider, ha saputo trasformare le sue esperienze personali in arte universale, capace di parlare a generazioni diverse e di affrontare tematiche sempre attuali.
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