MyCulture+ è la prima piattaforma di contenuti multimediali, tra cui film, libri, audiolibri, videogiochi e altro dedicata alle produzioni realizzate nelle lingue minoritarie e regionali
È stata presentata a Cagliari MyCulture+, la prima piattaforma di video on demand dedicata alle produzioni multimediali realizzate nelle lingue minoritarie e regionali. Il progetto è stato annunciato durante l’assemblea generale di Elen (European language equality network), un’organizzazione non governativa impegnata nella promozione e tutela delle lingue meno parlate in Europa.
La piattaforma, ideata e sviluppata in Sardegna, è destinata a tutte le comunità minoritarie europee, rappresentando una risorsa per produzioni spesso escluse dai grandi provider mainstream. MyCulture+ offre una vasta gamma di contenuti multimediali, tra cui film, libri, audiolibri, videogiochi e altro ancora, realizzati nelle lingue minoritarie e regionali.
Presto anche film in inuit e nelle lingue sudamericane
È stata sviluppata da aziende sarde come Zippiri, Kitzanos e Inoke. I contenuti disponibili su MyCulture+ comprendono produzioni cinematografiche e televisive relative alle lingue minoritarie europee tutelate dalla Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie, oltre a contenuti internazionali.
La piattaforma è un canale che consente agli utenti di accedere a un ricco repertorio di contenuti multimediali. MyCulture+ si propone come un aggregatore di web tv e web radio, offrendo anche documentari acclamati dalla critica, come Capo e Croce che racconta la vita quotidiana dei pastori sardi.
Tutti i film su MyCulture+ sono realizzati non in lingue mainstream ma sono in lingue non ufficiali, regionali o minoritarie. Al momento sono diverse le produzioni che hanno già aderito ma il numero sarà in crescita perché l’azienda sta prendendo accordi per avere film in inuit, lingua parlata in Canada, e nelle lingue sudamericane.
Dare spazio e visibilità a culture poco rappresentate
MyCulture+ è pensata per chi vuole accedere con un unico login a un ricco repertorio di contenuti multimediali, un canale in cui vendere e rendere fruibile ad un vasto pubblico in tutto il mondo qualsiasi tipo di contenuto multimediale.
Si tratta di un’opportunità di promozione, ma anche una richiesta di prendere atto della ricchezza linguistica dell’isola. Una sorta di missione etica per dare spazio e visibilità globale a voci e culture poco rappresentate nei media convenzionali, tanto che per molte di queste lingue non c’è ancora una programmazione regolare nelle emittenti nazionali o regionali di appartenenza.
La presentazione di MyCulture+ è stata anche l’occasione per chiedere maggior sostegno per il recupero della lingua sarda e di ratificare la Carta europea delle lingue minoritarie in Italia (Ecrml), il documento che tutela le lingue non ufficiali entrato in vigore nel 1998 ma non ancora ratificato dalla legislazione italiana.
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Fonte: MyCulture+
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