Ad annunciarlo il Ministro della Cultura Franceschini, che parla di una competizione virtuosa volta a valorizzare il nostro territorio
Pesaro vince il titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2024. Ad annunciarlo, alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini, è la direttrice della commissione ad hoc Silvia Calandrelli. Ecco le motivazioni della giuria allegate alla proclamazione della città vincitrice del titolo:
La città di Pesaro offre al Paese un’eccellente candidatura basata su un progetto culturale che, valorizzando un territorio già ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistiche, propone azioni concrete verso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione e lo sviluppo socio-economico.
La proposta conferisce il giusto equilibrio fra natura, cultura e tecnologia – tre elementi che si fondono in un contesto di azione condivisa fra pubblico e privato.
La città ha vinto in una rosa di dieci candidature provenienti da tutto il territorio nazionale, che riflettono la ricchezza storica e culturale del nostro Paese. Ecco le altre nove città finaliste:
- Ascoli Piceno;
- Chioggia (Venezia);
- Grosseto;
- Mesagne (Brindisi);
- Sestri Levante con il Tigullio (Genova);
- Siracusa;
- Viareggio (Lucca);
- Vicenza;
- Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno).
La Capitale Italiana della Cultura
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce da una competizione che portò, nel 2014, all’elezione di Matera come Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019 e che, negli anni successivi, ha portato alla denominazione ogni anno di città meritevoli: a partire dal 2016, le Città Italiane della Cultura sono state:
- Mantova (2016);
- Pistoia (2017);
- Palermo (2018);
- Parma (2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica).
La Capitale per l’anno in corso sarà Procida, mentre nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia.
La commissione esaminatrice è composta da una commissione di sette esperti nel settore dei beni culturali e della tutela del patrimonio storico-artistico. La città vincitrice riceve un contributo statale di un milione di euro che potrà utilizzare, per il periodo dei dodici mesi di carica, per mettere in mostra i “propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità” – come si legge sul sito web del MiC.
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Fonte: Ministero della Cultura