Pensati libera: da dove arriva la frase della Ferragni che è già diventata un cult

Campo minato quello delle citazioni. Un attimo pensi che quella frase sia di Baudelaire e un attimo dopo scopri che l’ha detta in realtà Fantozzi in una delle sue avventure. Colpa della leggerezza e del web che attribuisce qui e lì riflessioni, profonde e non, a una persona piuttosto che a un’altra. Ma come la mettiamo col “Pensati libera” con cui la Ferragni ha aperto la nuova edizione del Festival di Sanremo?

Ops, qui c’è odore di epic fail. E quando si tratta del festival della canzone nazional popolare più seguito di tutto l’anno e della influencer più followerata di tutti i tempi, beh, c’è da andare coi piedi di piombo.

Cosa che non ha fatto, pare, proprio lei, Chiara Ferragni, che dall’alto della sua primissima discesa sul palco dell’Ariston ha sfoggiato a chiare lettere un (bellissimo) PENSATI LIBERA su una “stola manifesto” e che è già diventato un cult (è oggetto anche di divertenti meme).

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Due parole e un significato bello denso che ora, però, sono al centro di un delicato contendere.

La questione nasce dal fatto che l’influencer sulla sua pagina instagram ha così scritto:

L’abito manifesto che da il via alla 73esima edizione del Festival di Sanremo è frutto di una conversazione tra noi, @mariagraziachiuri direttrice artistica di @dior, @racheleregini e Fulvia Carnevale del duo artistico Claire Fontaine @foreignerseverywhere . Il risultato è un abito a corolla di seta nero ispirato alla tradizione @dior e completato dalla stola-manifesto con ricamato il claim “Pensati libera”. Le semplici e pur così forti parole arrivano da una fotografia scattata da Claire Fontaine che speriamo possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto dalla società.

https://www.instagram.com/p/CoX-8YWo6MT/

Ma la verità è parecchio lontana perché quella fotografia di cui parla la Ferragni sarà sì pure stata scattata da Claire Fontaine (a Genova), ma non è di certo sua la paternità della frase.

A rivendicarla è invece lo street artist e tatuatore Cicatrici Nere e chi è di Bologna lo sa bene.

I muri della città, infatti, sono pieni di queste due parole già da un pezzo e spesso la stessa scritta si accompagna ad opere di diversi street artist, declinata sia al maschile che al femminile.

La frase, dunque, non sarebbe di Claire Fontaine, ma di Cicatrici Nere, che già durante la notte scorsa ha risposto con un intervento sui muri e con queste parole:

Pensati Libera non è uno slogan.

Pensati Libero non è un prodotto.

Pensati Libera non è una foto.

Pensati Libero non è un post.

Pensati Libera non è per una moda.

Pensati Libero non è un manifesto.

Pensati Libera non è una proprietà di qualcuno.

Pensati Libero non è per vendere.

Pensati Libera non è mercificare un’idea.

PENSATI LIBERA È UN ATTO DI VOLONTÀ per liberare le persone dalla superficiale, veloce e soffocante vita moderna.

PENSATI LIBERO È UN RESPIRO tra i rovi degli schedari, delle tabelle e degli ordini.

PENSATI LIBERA è dire “ci sono anche io” tra gli sconfitti di tutti i giorni.

PENSATI LIBERO È LÀ FUORI PER STRADA.

https://www.instagram.com/p/CoYYTuEK8mi/

 

Leggi tutti i nostri articoli Speciale Sanremo 2023.

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