Centomila libri tra cui quelli che, nel corso della storia, sono stati censurati e vietati, diventano parte integrante del Partenone greco, una suggestiva installazione creata dall’artista argentina Marta Minujín
Centomila libri tra cui quelli che, nel corso della storia, sono stati censurati e vietati, diventano parte integrante del Partenone greco, una suggestiva installazione creata dall’artista argentina Marta Minujín.
La settantaquattrenne Minujín celebra la resistenza alla repressione politica con un’enorme opera che fa parte del festival Documenta 14 di Kassel, in Germania, nella stessa piazza dove i nazisti avevano bruciato i liberi ‘degenerati’.
Questa originale riproduzione del Partenone è creata con 100mila volumi e si inserisce in una delle più importanti manifestazioni internazionali di arte contemporanea europea.
Tra i volumi ci sono il Decameron di Boccaccio, la Teoria Generale della Relatività di Albert Einstein, Le metamorfosi di Franz Kafka e ancora i volumi di Niccolò Machiavelli e George Orwell.
L’opera si chiama Parthenon of Books ed è, secondo l’artista, il simbolo della democrazia. Il monumento è stato realizzato con il contributo degli studenti dell’università locale, che hanno aiutato Minujín, già compagna di Andy Warhol, a elaborare un elenco che comprende almeno 170 titoli che, nel corso della storia della civiltà, sono stati vietati, censurati e bruciati.
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Le copie sono state distribuite lungo tutta la facciata e nelle colonne e soprattutto di notte, l’effetto è straordinario. Nel 1983 la stessa artista, aveva realizzato in miniatura il “Partenón de libros prohibidos” era in un paese in cui negli anni Settanta la dittatura militare aveva vietato volumi di Karl Marx e Fidel Castro, nonché “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry.
Dominella Trunfio