Aprirà i battenti il primo ottobre e per un intero mese trasformerà l’ex caserma di via Guido Reni a Roma, in un’officina di arte, musica, conferenze, cinema e tantissimi eventi collaterali. Parliamo dell’Outdoor Festival che quest’anno festeggia la settima edizione.
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Outdoor Festival: dal 1 ottobre l’ex caserma romana si trasforma grazie alla street art
Aprirà i battenti il primo ottobre e per un intero mese trasformerà l‘ex caserma di via Guido Reni, a Roma, in un’officina di arte, musica, conferenze, cinema e tantissimi eventi collaterali. Parliamo dell’Outdoor Festival che quest’anno festeggia la settima edizione.
Fino al 31 ottobre, la Capitale ospita la rassegna dedicata alla street art e alla cultura urban celebrata da 14 artisti provenienti da sette nazioni del mondo e raccontata attraverso concerti, mercatini vintage, proiezioni cinematografiche e molto altro.
Il titolo emblematico dell’edizione 2016 dell’Outdoor Festival è “Beyond” e la rassegna ha tutte le carte in regola per fare i grandi numeri.
Grazie al coinvolgimento di partner istituzionali a respiro mondiale, si percepisce nei diversi padiglioni, un mix multiculturale.
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Ecco in anteprima le opere di alcuni dei 14 artisti che animeranno l’Outdoor Festival
SEBAS VELASCO
Spagnolo, classe ’88, Velasco si afferma sulla scena dell’arte urbana con svariati temi e tecniche che vanno dalla pittura figurativa all’illustrazione. Olio, acrilico, spray e matite sono gli strumenti della sua arte che portano lo spettatore in universi sfumati, simili a mondi onirici vicini a quelli dei propri ricordi. (Foto)
JOYS
Padovano, classe ’74, Joys inizia la sua attività di street artist negli anni ’90 con la realizzazione della propria tag, firma, sui muri delle città per poi evolversi in un linguaggio più complesso. La sua ricerca si focalizza sullo studio del lettering che non si ferma più alle due dimensioni, ma ne aquisice di terze, appropriandosi del territorio e dell’attenzione di un pubblico inconsapevole. (Foto)
TELLAS
Tellas è tra i 25 street artist più famosi al mondo. Trentenne, cagliaritano, l’artista fortemente influenzato dagli aspetti naturalistici della sua terra d’origine, sviluppa lavori in cui rielabora, attraverso una visione intima e personale, gli elementi compositivi del paesaggio naturale. Foglie, radici, acqua, rami e paesaggi marini s’intrecciano tra loro in grovigli che formano composizioni di grande impatto visivo che sconfinano nell’astrazione. (Foto)
VLADY
Nato a Catania, Vlady ha uno stile che mette insieme ironia, minimalismo, situazionismo, approccio low tech, sovversione visiva, paradosso, metafora, testo, denuncia e provocazione. Le oltre 500 tra piccole e grandi azioni che compongono la sua produzione artistica, sono portatrici di messaggi forti, semplici ma efficaci e sempre impegnati socialmente. (Foto)