Diffonde gli ideali della non-violenza utilizzando i proiettili per comporre le sue opere: alla scoperta dell'arte di Apollinaire Guidimbaye
Lancia messaggi ecologisti attraverso un’arte che nasce dal riciclo, diffonde gli ideali della non-violenza utilizzando i proiettili per comporre le sue opere: alla scoperta dell’arte di Apollinaire Guidimbaye , in arte “Doff” o “Pazzo”.
L’artista chadiano Apollinaire Guidimbaye trasforma i materiali bellici in arte per parlare di pace. Una delle sue abilità è quella di far rivivere oggetti destinati ad essere abbandonati e distrutti, rendendoli senza tempo. I temi che affronta riguardano principalmente la tutela ambientale, l’infanzia e le vittime di guerra.
Cerchiamo di sederci attorno a un tavolo per gestire i nostri problemi senza la guerra. Ecco perché cerco di lavorare con proiettili e altri materiali bellici per dare loro una rinascita. Invece che per la guerra e le uccisioni, uso gli stessi proiettili, che hanno lasciato le donne in lutto, per parlare di pace.
Doff è da sempre un instancabile collezionista di oggetti vari e le sue opere sono composte da un’incredibile gamma di materiali riciclati, inclusi componenti elettrici, frammenti di plastica e macchinari arrugginiti.
Ma è stato solo nel 2016, quando il Chad stava affrontando una nuova insurrezione, che ha iniziato a lavorare con i proiettili, modellandoli per creare forme di fiori, montagne ed esseri umani senza volto. Molte di queste sagome rappresentano i milioni di persone morte nelle guerre di tutto il Sahel.
Dietro queste persone che muoiono ci sono famiglie, vedove, orfani che passano il loro tempo a piangere, e questo genera altro odio. Oggi troviamo bambini soldato, bambini di strada, bambini in schiavitù. Se solo i loro genitori non fossero morti in guerra, questi bambini non sarebbero ancora costretti al lavoro minorile
Attraverso le sue opere, Doff vuole dimostrare che il Chad è un Paese che può affermarsi anche in altri campi, con una nuova generazione di artisti in grado di dare la voce a una società multietnica, innamorata della cultura e della pace. Per questo l’artista ha creato “Fondasia”, un collettivo il cui obiettivo è organizzare incontri internazionali di arte contemporanea a N’Djaména.
Voglio far uscire Chad dall’ isolamento artistico. Questo progetto è sicuramente ambizioso e rischioso, ma io sono determinato.
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