Sono tornate a “casa” 600 manufatti antichi rubati con furti e scavi illeciti: opere d’arte dal valore stimato di 60 milioni di euro che risalgono al periodo compreso tra il IX secolo a.C. e il IV secolo d.C.
Gli Stati Uniti hanno restituito all’Italia un tesoro di 600 manufatti antichi rubati, per un valore stimato di 60 milioni di euro. Questi oggetti, che coprono un periodo dal IX secolo a.C. al IV secolo d.C., includono monete romane, un pavimento a mosaico, bronzi umbri, attrezzature militari, dipinti a olio, sculture e una varietà di ceramiche.
Provenienti da scavi illeciti e furti in regioni come Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio, alcuni pezzi sono stati recuperati da collezioni private e musei, grazie alle indagini delle autorità competenti. Il ritorno di questi tesori è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Art Trafficking Unit (ATU) dell’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan e i Carabinieri per la Protezione del Patrimonio Culturale (TPC).
L’ATU, guidata dal procuratore Matthew Bogdanos, ha svolto un ruolo chiave nel rintracciare e recuperare le antichità trafugate. I Carabinieri, con il loro sistema di intelligenza artificiale SWOADS, hanno recuperato oltre 105.474 opere d’arte dal 2023, per un valore di oltre 264 milioni di euro.
Quali sono le opere restituite
Tra i pezzi più preziosi ci sono una statua di bronzo realizzata dalla tribù umbra, diverse teste di bronzo di 2.400 anni fa e un mosaico raffigurante il mito di Orfeo, risalente al III o IV secolo d.C. Questi manufatti non solo rappresentano un valore economico significativo, ma possiedono anche un inestimabile valore storico e culturale.
Il generale dei Carabinieri Francesco Gargaro ha sottolineato l’importanza del contesto storico degli oggetti, che viene perso quando vengono rubati da tombe clandestine. Alla presentazione delle opere restituite, avvenuta a Roma, erano presenti l’ambasciatore americano Jack Markell, Matthew Bogdanos, e i rappresentanti del dipartimento investigativo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Il ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, ha descritto il rimpatrio come “una bellissima giornata per il patrimonio culturale della Nazione”. Sangiuliano ha sottolineato che il ritorno di questi beni permetterà di sanare le ferite aperte nei territori da cui sono stati trafugati, restituendo alle comunità locali pezzi importanti della loro identità.
Nonostante il successo dell’operazione, tra le opere restituite manca ancora la statua in bronzo dell’antica Grecia “Gioventù Vittoriosa”, attualmente oggetto di una battaglia giudiziaria tra l’Italia e il Getty Museum di Malibu, in California. La speranza è che anche questa preziosa opera possa tornare presto nel luogo a cui appartiene.
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Fonte: Ministero della cultura
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