La mostra “HOKUSAI” avrà luogo dal 24 ottobre presso il Palazzo Blu di Pisa: un viaggio nell’arte giapponese e nel movimento artistico ukiyoe
Indice
Dal 24 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025, Palazzo Blu di Pisa diventa la sede di una mostra dedicata a Katsushika Hokusai, uno dei massimi esponenti dell’arte giapponese, celebre soprattutto per xilografie e dipinti che hanno influenzato l’arte occidentale e continuano, ancora oggi, ad ispirare artisti contemporanei in ogni parte del globo, e al movimento artistico ukiyoe.
L’esposizione, che presenta oltre 200 opere, darà la possibilità di scoprire i lavori più conosciuti dell’artista giapponese, ma anche capolavori inediti che raccontano la complessità e la poliedricità di un uomo che ha saputo fondere tradizione e innovazione in modo magistrale.
Hokusai è stato un artista straordinario, capace di fondere tradizione giapponese e innovazione artistica. Le sue opere non solo riflettono l’essenza della cultura giapponese, ma hanno anche avuto un’influenza duratura sull’arte occidentale, ispirando maestri come Degas e Toulouse-Lautrec. La sua capacità di catturare la natura in forme dinamiche e dettagliate, come nella celebre Grande Onda, rimane un simbolo potente della sua maestria artistica, rendendolo uno degli artisti più ammirati a livello globale.
L’universo artistico di Hokusai: oltre la “Grande Onda”
Hokusai è universalmente conosciuto per l’opera realizzata tra il 1830 ed il 1831 “La grande onda di Kanagawa”, xilografia famosissima, diventata icona popolare e tra le immagini più conosciute al mondo, una sorta di simbolo, sia dell’arte di Kokusai che dell’intero Giappone.
La mostra di Palazzo Blu offre l’opportunità di scoprire un Hokusai più intimo e poetico, attraverso opere meno note ma altrettanto significative, come i surimono – delle piccole xilografie realizzate su commissione utilizzate come biglietti pubblicitari ed inviti, stampati in edizioni limitate e arricchiti con preziosi pigmenti d’argento e oro – e i dipinti su rotolo che ritraggono bellezze seducenti o animali leggendari.
Le opere esposte spaziano tra vari generi e diverse tecniche, passando dalle celebri xilografie che ritraggono paesaggi e scene della vita quotidiana alle raffigurazioni più intime e misteriose. Un esempio di questa versatilità artistica sono i manga, volumi che Hokusai utilizzava come manuali di disegno per altri pittori, e le raffigurazioni di personaggi letterari e poetici, che costituiscono le sue ultime opere prima di dedicarsi completamente alla pittura.
Oriente, Occidente, passato e presente
Hokusai è stato uno straordianrio interprete del suo tempo e della cultura giapponese, riuscendo a stabilire una sorta di ponte tra Oriente e Occidente. Le sue opere furono tra le prime a raggiungere l’Europa e a influenzare profondamente artisti del calibro di Edgar Degas, Toulouse-Lautrec ed Emile Gallé: l’impatto di Hokusai sull’arte occidentale è evidente soprattutto nella capacità degli artisti sopracitati di aver saputo assorbire e rielaborare la sua tecnica, caratterizzata del tratto deciso, e di aver adottato l’uso innovativo dello spazio e della prospettiva tipici del maestro giapponese.
Se Hokusai ha saputo unire due realtà cosi diverse come Occidente ed Oriente, il percorso espositivo di Palazzo Blu vuole porvare a fare lo stesso, questa volta mettendo in contatto passato e presente. Il percorso espositivo prevede infatti un’installazione che promette proprio questo: realizzata dal collettivo artistico TeamLab, celebre per le creazioni digitali, l’opera “Memory of Waves” reinterpreta in chiave contemporanea la forza simbolica e visiva delle onde, portando il linguaggio di Hokusai fino ai giorni nostri. Grazie all’uso della tecnologia, l’installazione offre ai visitatori un’esperienza sensoriale che permette di percepire la continuità tra l’arte tradizionale giapponese e le espressioni artistiche moderne.
Il movimento artistico ukiyoe
L’ukiyoe ha le sue origini nelle antiche stampe cinesi, utilizzando tecniche xilografiche per creare immagini su carta attraverso matrici di legno. Opere come La Grande Onda di Kanagawa e le vedute del Monte Fuji di Hokusai sono emblematiche di questo stile, ma anche scene di vita quotidiana e soggetti erotici facevano parte del repertorio. Queste stampe erano accessibili e destinate a un pubblico di massa, soprattutto ai mercanti. L’ukiyoe ha influenzato numerosi artisti, dai miniaturisti ai creatori di anime e manga giapponesi.
Informazioni utili sulla mostra
La mostra sarà aperta al pubblico dal 24 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025 presso Palazzo Blu, situato sul Lungarno Gambacorti, nel cuore di Pisa.
Gli orari di apertura variano a seconda dei giorni: dal lunedì al venerdì, il museo sarà accessibile dalle 10 alle 19, mentre nei fine settimana e nei giorni festivi gli orari si estenderanno fino alle 20, con l’ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura.
I biglietti per l’evento prevedono diverse opzioni di prezzo. Il biglietto intero costa 14,00 €, mentre sono previsti ridotti per varie categorie, come i visitatori over 65, i ragazzi dai 18 ai 25 anni e i soci di associazioni convenzionate, a 12,00 €. Per i giovani tra i 6 e i 18 anni, il prezzo è ridotto a 6,00 €, e vi sono ulteriori agevolazioni per le scuole e gli studenti universitari convenzionati. Sono inoltre disponibili biglietti “open”, con data flessibile, al prezzo di 16,00 €, e ingressi gratuiti per i bambini fino ai 5 anni e per gli accompagnatori di disabili.
Qui per maggiori informazioni.
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