Ninfee galleggianti dal riciclo dei vecchi CD

Il recupero di oggetti ormai inutilizzati può dare vita a delle vere e proprie opere artistiche come ormai ben sappiamo. L’arte e la pittura contemporanea tendono infatti sempre più a rivolgersi ai rifiuti e ai materiali di recupero al fine di restituire loro nuova vita all’interno di opere da ammirare. Ecco dunque l’esempio delle ninfee galleggianti nate dal riciclo creativo dei vecchi CD.

Il recupero di oggetti ormai inutilizzati può dare vita a delle vere e proprie opere artistiche come ormai ben sappiamo. L’arte e la pittura contemporanea tendono infatti sempre più a rivolgersi ai rifiuti e ai materiali di recupero al fine di restituire loro nuova vita all’interno di opere da ammirare. Ecco dunque l’esempio delle ninfee galleggianti nate dal riciclo creativo dei vecchi CD.

L’artista britannico Bruce Munro si impegna a sfruttare la luce, anziché i colori ad olio, per realizzare opere d’arte innovative. Deve aver rappresentato una tentazione irresistibile per Bruce Munro quella di sfruttare la capacità dei vecchi dischi in plexiglas di riflettere variopinti bagliori quando si trovano ad essere colpiti dalla luce solare.

È nata così “Waterlilies”, un’opera d’arte galleggiante realizzata utilizzando oltre 65 mila CD, che sono stati assemblati tra loro al fine di dare vita a delle ninfee tecnologiche, in grado di essere dolcemente sorrette e trasportate dai movimenti delle acque del Large Lake. L’installazione offre il proprio miglior spettacolo di giorno, grazie alla presenza della luce solare, che contribuisce alla creazione di riflessi sempre nuovi, che mutano a seconda della luminosità e delle sfumature di colore del paesaggio circostante.

bruce munro 2

bruce munro 3

bruce munro 1

L’installazione artistica è stata realizzata in modo che possa essere il più possibile rispettosa dell’ambiente. Ogni sua parte potrà infatti essere rimossa dalla posizione in cui si trova senza subire danni, così da poter essere riutilizzata per le successive installazioni galleggianti che l’artista sembra avere già in programma. Gran parte delle sue opere sono raccolte in un sito web, attraverso cui possono essere ammirate, seppur da lontano.

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