La musica può essere un valido aiuto quando non si riesce ad addormentarsi. Lo abbiamo certamente sperimentato sulla nostra pelle ma adesso una nuova ricerca inglese, per la prima volta, ha dimostrato che ascoltare musica favorisce il relax e di conseguenza il sonno
La musica può essere un valido aiuto quando non si riesce ad addormentarsi. Lo abbiamo certamente sperimentato sulla nostra pelle ma adesso una nuova ricerca inglese, per la prima volta, ha dimostrato che ascoltare musica favorisce il relax e di conseguenza il sonno.
La perdita di sonno e l’insonnia sono problemi molto diffusi e spesso sottovalutati nonostante abbiano gravi conseguenze fisiche ed economiche. Eppure, finora non esistevano dati sistematici su quanto sia ampiamente utilizzata la musica come aiuto per dormire.
A farlo sono stati gli scienziati dell’Università di Sheffield, nel Regno Unito, che hanno condotto un sondaggio online in cui hanno indagato abitudini di sonno, la scelta di ascoltare musica prima di dormire e il tipo di canzoni ascoltate.
“Mentre la musica sembra avere il potenziale per aiutare a dormire, non esiste alcuna evidenza sistematica sulla popolazione del modo in cui venga usata, sia in termini di prevalenza, di scelte musicali o di ragioni. Sembra probabile che la musica con determinate caratteristiche, come la modulazione lenta possa essere più adatta a favorire il sonno rispetto ad altre musiche e alcuni generi (come la musica new age)” spiegano gli scienziati. “Tuttavia, ciò non è stato studiato sistematicamente fino ad oggi a livello sperimentale. L’attuale studio è un primo tentativo di correggere questa situazione e di costruire nuova letteratura indagando gli effetti dell’uso della musica in un ambiente di auto-aiuto a breve termine”.
È emerso che concedersi qualche minuto cullati dalle note potrebbe essere molto d’aiuto.
L’analisi, guidata d Tabitha Trahan, ha scoperto che il 62% dei 651 intervistati utilizza sempre la musica come aiuto per dormire, citando 14 generi musicali e 545 artisti. Un panorama molto ampio, che riflette i gusti vari degli intervistati, la cui età media era di 33 anni (il più giovane aveva 18 anni e il più vecchio 79).
Anche coloro che non soffrono di disturbi del sonno usavano la musica per migliorare la qualità delle loro esperienze di sonno. I più giovani con un maggiore coinvolgimento musicale si sono rivelati molto più propensi a usare la musica per dormire. Gli intervistati ritengono che essa sia utile sia a favorire il sonno che a bloccare gli stimoli interni o esterni che altrimenti lo disturberebbero.
La musica che aiuta a dormire
Gli scienziati hanno cercato di capire anche che tipo di musica favorisse maggiormente il sonno sulla base delle risposte date dagli intervistati. Johann Sebastian Bach è stato l’artista più citato (15 persone 15) seguito da Ed Sheeran (13) e Wolfgang Amadeus Mozart (13), Brian Eno (10) e infine Coldplay e Frédéric Chopin (entrambi 9).
“Il più grande sondaggio mai visto sull’uso quotidiano della musica per il sonno rivela percorsi multipli che vanno ben oltre il rilassamento, tra cui mascheramento uditivo, abitudine, passione per la musica e distrazione mentale. Questo lavoro offre una nuova comprensione delle complesse motivazioni che spingono le persone a usare la musica come aiuto per dormire e le ragioni per cui così tanti la trovino efficace” ha detto Trahan.
I vantaggi dell’ascolto della musica prima di dormire
Secondo gli scienziati britannici, la musica ha molti effetti neurologici e fisiologici positivi. Riduce l’ansia, il dolore fisico, tiene a bada i livelli del cortisolo, l’ormone dello stress e allontana i pensieri negativi.
Provare non costa nulla!
Lo studio è stato pubblicato su PlosOne.
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Francesca Mancuso