Il collettivo colombiano Totumo Seco ricostruisce la memoria delle terre colpite dal conflitto armato attraverso la “música de gaitas”.
Il collettivo colombiano Totumo Seco cerca di ricostruire la memoria delle terre colpite dal conflitto armato, documentando e condividendo con il mondo tradizioni e storie di resistenza attraverso la “música de gaitas”.
La musica porta anche nel suo ritmo, nella sua melodia e nella sua armonia ricordi che evocano momenti di gioia collettiva, partecipazione sociale o tempi di repressione e perdita. Ma non è soltanto portatrice, testimone degli immaginari individuali e collettivi, la sua forza è anche capace di contribuire a costruire la memoria.
Il collettivo colombiano Totumo Seco lo sa, per questo è nato Resistencia Sonora, un progetto che cerca attraverso la musica ancestrale di raccontare la storia della resistenza e della resilienza dalla subregione di Montes de María nella regione dei Caraibi colombiani, una delle zone più colpite dallo scoppio del conflitto armato in Colombia, in cui purtroppo ancora si convive.
Tuttavia essere scenario del conflitto armato colombiano non è l’unica storia di oppressione, violenza e resistenza che queste terre caraibiche possono raccontare. Già durante l’impero spagnolo, Montes de María è stata patria di cimarroni e indigeni sfuggiti dalla schiavitù imposta dai coloni europei alla ricerca della libertà.
Musica e memoria
Scelti per essere un punto strategico per il traffico di droga, con uno Stato per anni debole, a volte assente o peggio ancora corrotto, i suoi abitanti, per molto tempo flagellati, avrebbero potuto soccombere nella disperazione e abbandonare le loro radici. Eppure ci sono ancora, pronti per raccontare attraverso la loro musica, non solo i momenti bui, ma anche la resilienza e la speranza di una rinascita.
Con tutta la storia di violenza alle spalle sembra un’antitesi, ma Montes de María è anche culla di grandi ritmi musicali. Infatti qui c’è Ovejas, un piccolo comune chiamato con orgoglio dai suoi abitanti “l’università della gaita”, una musica ancestrale fiorita grazie alla diversità culturale proveniente da tutti i gruppi di persone, oppressi e oppressori, che hanno convissuto nello stesso territorio: indigeni, africani e spagnoli.
L’idea del progetto Resistencia Sonora è di incidere per la prima volta una collezione di 4 vinili con composizioni originali, per permettere ai maestri musicisti di condividere le proprie storie di resistenza, migrazione e resilienza con il resto del mondo. Tramite una campagna di Kickstarter sono riusciti ad ottenere i fondi necessari per finanziare i costi e avverare il sogno di questi musicisti di combattere con l’arte per ricordare e non ripetere.
https://www.facebook.com/totumoseco/photos/a.117624107337353/123666106733153/
Questi canti non sono mai stati registrati prima e sono icone della tradizione dell’identità orale della regione, registrarli aiuterà a preservare la memoria dei popoli che abitano questo territorio, così come il tanto desiderato raggiungimento di una società pacifica e giusta”, si legge sulla loro campagna.
La musica di Gaita ha bisogno di essere ascoltata. I suoi ritmi e melodia, rinchiudono il conflitto armato vissuto e nutrono la speranza della pace tanto desiderata.
https://www.facebook.com/totumoseco/videos/1057915678312904
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