Un nuovo studio dimostra che l'ascolto della musica può migliorare la capacità dei malati di Alzheimer di creare ricordi
![musica benefici per deficit cognitivi](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2021/09/musica-benefici-per-deficit-cognitivi.jpg)
@ Free-Photos/Pixabay
Un nuovo studio condotto dai ricercatori catalani dimostra che l’ascolto della musica può migliorare la capacità dei malati di Alzheimer di creare ricordi
L’effetto della musica sulla salute mentale e sul comportamento dei pazienti affetti da Alzheimer è stato oggetto di numerosi studi nel passato, ma nessuno di questi si è interessato all’impatto della musica sulla memoria dei malati. Ora un nuovo studio condotto dalla Universitat Oberta de Catalunya ha provato a dimostrare che un miglioramento delle capacità mnemoniche delle persone malate di Alzheimer è possibile attraverso l’ascolto della musica.
Lo scopo della ricerca, durata ben tre anni, era investigare se la musica potesse essere utilizzata per facilitare o migliorare l’apprendimento nei pazienti affetti da deficit cognitivi (MCI) o da lievi forme di Alzheimer (AD), e quali fossero gli aspetti della musica alla base del miglioramento cognitivo – in altre parole, quale tipo di musica (rilassante, pop, rock…) fosse più efficace e in che fase dell’apprendimento (per esempio, nella fase di conoscenza di nuove informazioni o in quella di ripasso di informazioni già precedentemente apprese).
La maggior parte degli studi finora pubblicati sono stati condotti su persone sane, e questo non ci ha permesso di comprendere se la musica abbia effettivamente un effetto stimolante nelle persone con deficit di memoria – spiega lo psicologo Marco Calabria, che ha collaborato allo studio. – Le malattie degenerative come l’Alzheimer sono caratterizzate da difficoltà evidenti nella creazione di nuovi ricordi, e la musica può essere un valido aiuto nel fissare nuove informazioni nella memoria dei pazienti.
(Leggi anche: La musica di Mozart è un potente ‘farmaco’ contro l’epilessia, secondo questo studio)
Lo studio ha coinvolto pazienti provenienti dal Barcelona Hospital de Sant Pau e da un centro catalano specializzato nella riabilitazione e nella stimolazione cognitiva di persone affette da Alzheimer attraverso la musica. Nella prima fare, i partecipanti hanno svolto azioni che richiedevano uno sforzo mnemonico (come memorizzare volti mai visti prima) avendo in sottofondo della musica classica. La scelta della musica classica non è casuale: secondo gli autori, si tratta di un equilibrato mix di rilassamento ed energia, e ha già dimostrato efficacia nel migliorare la memoria degli ascoltatori; inoltre, il fatto che il brano non abbia parole crea meno interferenza e distrazione. Nella seconda fase dello studio, i ricercatori hanno utilizzato dei brani che i partecipanti già conoscevano (musica pop) per osservare se l’apprezzamento del brano musicale fornisse ai pazienti benefici maggiori alla loro capacità di memorizzare.
Nel trattamento di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, i farmaci tradizionali hanno un’efficacia molto limitata, lasciando ampio margine di azione a terapie non mediche – come appunto la musica. Comprendere l’effettiva efficacia dell’ascolto della musica è importante per mettere a punto specifiche linee guida che possano aiutare coloro che si occupano di malati di Alzheimer a conservare i loro ricordi e, magari, a formarne di nuovi.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Universitat Oberta de Catalunya
Ti consigliamo anche: