Oltre 50mila studenti, dai bambini delle scuole elementari fino ai liceali per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, nel 24esimo anniversario della strage di Capaci.
Otto piazze italiane si sono unite simbolicamente grazie a “Palermo chiama Italia 2016”, un evento organizzato dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Dai palcoscenici tutti collegati con l’Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, si sono alternati interventi,musica, poesie, cori e danze per ribadire un concetto importante: la paura bisogna combatterla con il coraggio. Una giornata, in diretta nazionale per ricordare chi ha sacrificato la propria vita in nome della giustizia e dell’antimafia.
Per l’occasione, gli studenti del Liceo artistico De Nittis di Bari hanno completato sull’edificio della Fondazione Falcone a Catino i murales in ricordo della strage di Capaci, l’attentato avvenuto il 23 maggio del 1992, a pochi chilometri da Palermo e in cui persero la vita, sotto le mani di Cosa nostra, Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Il 23 maggio è una data incancellabile per gli italiani. La memoria della strage di Capaci – a cui seguì la barbarie di via D’Amelio in una rapida quanto disumana sequela criminale – è iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del nostro stesso senso civico, ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato a Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
Un assassinio, a un tempo, che ha segnato la morte di valorosi servitori dello Stato, e l’avvio di una riscossa morale, l’apertura di un nuovo orizzonte di impegno grazie a ciò che si è mosso nel Paese a partire da Palermo e dalla Sicilia, grazie alla risposta di uomini delle istituzioni, grazie al protagonismo di associazioni, di giovani, di appassionati educatori e testimoni, ha concluso Mattarella.
Un altro murale, che è insieme un omaggio all’antimafia sociale, alla città di Palermo e alla memoria del commissario di polizia Ninni Cassarà e del poliziotto Roberto Antiochia, vittime di mafia di cui quest’anno ricorrere il trentennale della loro morte, è l‘opera di street art promossa dal progetto S.O.S. Scuola del Liceo Linguistico Ninni Cassarà di Palermo, in via don Orione 44, inaugurata in occasione del XXIII anniversario della strage di Capaci e della manifestazione “Palermo chiama Italia”. A realizzare il murale, l’artista e volontaria di S.O.S. Scuola, Marisa Polizzi, che ha raccolto le idee e le suggestioni di studenti e bambini del quartiere Montepellegrino dove è ubicato il Liceo. “La memoria non è un esercizio retorico ma un movimento popolare e partecipato, e ci piaceva l’idea che l’arte restituisse questo messaggio – spiega Polizzi – per questo nel murale i volti di Cassarà e Roberto sono avvolti dai colori di Palermo, il blu del mare e il giallo della conca d’oro, accanto ai visi dei ragazzi che hanno partecipato al progetto”.
Le telecamere di @SkyTG24 a Palermo per il progetto #SosScuola ideato dall’Ass. Alveare per il sociale pic.twitter.com/S6qVfcqU4Y
— Sos Scuola (@Sos_Scuola) 14 settembre 2015
*Si ringrazia Ipercoop La Torre, e in particolare Giovanni Pagano, per il sostegno a S.O.S. Scuola
Murales per #Borsellino e #Falcone #23maggio #PalermoChiamaItalia @23maggioItalia pic.twitter.com/lTZ7qdTeGC
— Miur Social (@MiurSocial) 23 maggio 2015
Dominella Trunfio
Foto: Repubblica Bari
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