L’artista brasiliano Eduardo Kobra dipinge 5 bambini delle religioni principali del mondo che pregano con la mascherina anti coronavirus
Tutto il mondo unito contro il coronavirus: l’artista brasiliano Eduardo Kobra dipinge 5 bambini delle religioni principali del mondo che pregano con la mascherina. Un segno di speranza e di unità per un mondo colpito insieme dalla pandemia. Il ricavato andrà a 2 ONG a servizio di senzatetto e rifugiati.
Come riporta il sito dell’artista, Eduardo Kobra è nato nel 1975 a Jardim Martinica, un quartiere povero nel sud di San Paolo, in Brasile, e oggi è tra i più famosi muralisti del mondo, con opere realizzate nei 5 continenti.
Dalle Olimpiadi di Rio nel 2016, detiene il record per il più grande murales mai realizzato, prima con ‘Etnias’, dipinto per celebrare l’evento, di 2.500 metri quadrati, e poi con un’opera in onore del cioccolato che occupa un muro di 5.742 metri quadrati ai margini dell’autostrada Castello Branco, nella regione metropolitana di San Paolo (2017).
Attualmente in quarantena con la sua famiglia, come (quasi) tutto il mondo, Kobra ha realizzato in studio la preparazione per un murales che intende presto realizzare per lanciare un messaggio: il coronavirus si sconfigge distanti ma uniti.
5 bambini pregano con la mascherina anti COVID-19 che riporta i simboli riferiti al cristianesimo, al buddismo, all’ebraismo, all’islam e all’induismo: tutti uniti contro un unico terribile flagello, che anche in Brasile, come nel resto del mondo, ha ucciso e continua a farlo.
Vamos vencer isto juntos, mas separados. Ou separados — por isso juntos. Em tempos de isolamento, é preciso fé. Independentemente da localização geográfica, de religião, unidos em uma oração: que Deus inspire os cientistas para que encontrem a solução para esta pandemia pic.twitter.com/jnYR8pVoiz
— Eduardo Kobra / kobrastreetart (@kobrastreetart) April 5, 2020
“Vinceremo questo insieme, ma separatamente. O separati, e su questo insieme. In questi tempi di necessario isolamento sociale, è necessario avere fede – scrive l’artista su Twitter – Indipendentemente dalla nostra posizione geografica, etnia e religione, siamo uniti nella stessa preghiera”.
Distanti ma uniti.
“Possa Dio ispirare gli scienziati a trovare la soluzione a questa pandemia e confortare i nostri cuori in modo da avere forza e andare insieme come umanità” è la preghiera di Kobra
Che promette di non lasciare l’opera in studio.
“Intendo dipingere un pannello con un’immagine simile a questa, qui a San Paolo o in qualche parte del mondo – spiega al portale brasiliano Velia São Paulo – Se fosse possibile, metterei tutte le religioni, ma dipingerò le cinque più grandi per rappresentare tutta la fede dell’umanità”.
Perché il flagello è uno così come il mondo e, per chi ci crede, anche Dio.
Fonti di riferimento: Eduardo Kobra / Twitter / Velia São Paulo / Eduardo Kobra
Leggi anche: