Alcune delle sue pareti sono coperte da murales dipinti da famosi artisti messicani e la sua bellezza è stata riconosciuta perfino dall’Unesco che la considera come delle più importanti icone di urbanistica e architettura moderna in America Latina.
Alcune delle sue pareti sono coperte da murales dipinti da famosi artisti messicani e la sua bellezza è stata riconosciuta perfino dall’Unesco che la considera come delle più importanti icone di urbanistica e architettura moderna in America Latina.
Parliamo dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), una delle principali al mondo di lingua spagnola. Fino a circa 70 anni fa, essa occupava una serie di antichi palazzi ed edifici ma dal 1943, ha un proprio campus progettato dagli architetti Mario Pani ed Enrique del Moral e un team di oltre 60 designer.
Al suo interno ci sono edifici universitari, impianti sportivi come lo Stadio Olimpico, il centro culturale, la Biblioteca centrale e diversi musei, tutti circondati da vasti giardini. Molti degli edifici sono coperti con murales dipinti da alcuni degli artisti più conosciuti nella storia del Messico, come Diego Rivera e David Alfaro Siqueiros.
La particolarità è che l’architettura moderna si fonde con la tradizione messicana pre-ispanica. Tra gli edifici più caratteristici, c’è la Biblioteca centrale: 10 piani ricoperti da enormi murales in mosaico con motivi aztechi e spagnoli che raffigurano l’antica storia del Messico.
Ciascuna delle quattro pareti rappresenta un’ epoca, la parete nord raffigura la preispanica, quella sud il passato coloniale, quella orientale la contemporanea, mentre la parete occidentale l’Università. Gli affreschi sono stati fatti da Juan O’Gorman e le piastrelle provengono da tutto il paese, per questo i loro colori sono così belli e diversi.
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Dominella Trunfio
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