Liliana Segre e Sami Modiano con la divisa a righe tipica dei campi di concentramento e un giubbotto antiproiettile, a ricordarci il filo sottile che unisce un terribile passato al presente
Un nuovo murale a Milano ritrae la senatrice a vita Liliana Segre e Sami Modiano, entrambi sopravvissuti all’Olocausto, in una rappresentazione che mescola simboli del passato e del presente. L’opera, realizzata dall’artista aleXsandro Palombo, è apparsa recentemente in Piazzale Loreto, uno spazio significativo per la memoria storica della città.
Segre e Modiano indossano la tipica divisa a righe dei prigionieri dei campi di concentramento, sopra la quale è disegnato un giubbotto antiproiettile con la Stella di David, un’immagine che richiama la necessità di protezione in un contesto in cui l’antisemitismo sembra essere ancora una minaccia attuale.
Palombo ha pubblicato l’immagine del murale sul suo profilo Instagram con la didascalia “Anti-Semitism, History Repeating”, sottolineando il pericolo di un ritorno di odio antisemita. Questa rappresentazione è anche una risposta alle recenti polemiche scaturite da un cartello esposto durante una manifestazione a favore della Palestina, in cui Liliana Segre veniva accusata di essere un “agente sionista”.
Il pericolo di ripetere gli stessi errori è altissimo
Non è la prima volta che la senatrice Segre si trova nel mirino di simili attacchi: da tempo, infatti, riceve minacce e insulti legati al suo impegno come testimone della Shoah e alla sua difesa dei diritti umani e non solo. L’ondata di odio si è rinnovata, ad esempio, quando è diventata testimonial della campagna vaccinale contro il Covid. Sono stati segnalati addirittura 24 profili usati per diffondere messaggi di odio, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte.
Il murale di Palombo ha un forte impatto emotivo e visivo, fondendo l’immagine dei sopravvissuti della Shoah con un giubbotto antiproiettile, simbolo della continua necessità di difendersi dall’odio e dall’intolleranza. L’artista, conosciuto per le sue provocazioni artistiche, ha utilizzato questo potente simbolo per mettere in luce la vulnerabilità che ancora oggi accompagna coloro che si battono contro l’antisemitismo.
Il messaggio dell’opera è chiaro: anche a distanza di decenni dalle atrocità del passato, il pericolo di ripetere gli stessi errori non è ancora stato eliminato. Liliana Segre e Sami Modiano, con le loro storie di sopravvivenza e testimonianza, rappresentano la memoria vivente di quel terribile periodo, e il murale invita tutti a riflettere sull’importanza di combattere l’odio in tutte le sue forme.
Non bisogna mai sottovalutare il passato e ritenerlo tale perché ciclicamente la minaccia di un ritorno a quel passato che vorremmo dimenticare può tornare e i ripetuti attacchi alla Segre ne sono l’esempio lampante. E se le minacce non sono più i campi di concentramento come allora, potrebbero essere le bombe di oggi.
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