L'opera raffigurante Marge Simpson a sostegno delle donne iraniane, diventato un manifesto di resistenza e libertà, è ricomparsa davanti al consolato di Milano ed è ancora più incisiva di prima
In meno di 24 ore il murale che ritraeva Marge Simpson intenta a tagliarsi la lunga chioma blu, realizzato davanti al consolato iraniano di Milano, è stato rimosso. Ma dopo il tentativo di censura l’opera d’arte è ricomparsa sul muro, più battagliera che mai. Se prima la moglie di Homer aveva un’espressione triste e angosciata, adesso è stata raffigurata con la faccia stravolta dalla rabbia, il dito medio alzato e gli iconici capelli nell’altra mano.
Support Iranian Women"The Cut 2" After being removed, Marge Simpson returns in front of the Consulate General of…
Posted by Alexsandro Palombo on Tuesday, October 11, 2022
Quel dito medio è un atto di dissenso contro il regime iraniano (ma adesso anche contro ogni forma di censura) che sta facendo di tutto per mettere a tacere e stroncare la vita delle coraggiose donne che da settimane – dalla morte della giovane Mahsa Amini – manifestano per pretendere democrazia e libertà. Lo stanno facendo a colpi di forbice e bruciando i loro veli islamici nelle strade e nelle piazze, rischiando la vita.
Nelle proteste, represse duramente dalle forze dell’ordine iraniane, sono stati uccise oltre 180 persone, fra cui diversi bambini, secondo quanto riportato dall’associazione Iran Human Rights.
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Il potente murale, che prende il nome di The Cut 2, ricomparso a Milano è un omaggio dell’artista e attivista aleXsandro Palombo, che ha deciso di accendere i riflettori sulla questione iraniana utilizzando la sua “arma” preferita: l’arte. E la scelta di optare per uno dei personaggi della popolarissima sitcom animata non è affatto casuale.
Dal 2012 il governo dell’Iran ha vietato la commercializzazione e diffusione dei Simpson perché secondo il regime “corrodono la morale della gioventù iraniana – spiega Palombo, aggiungendo che la rimozione della sua precedente opera ha suscitato un’ondata di indignazione e spinto migliaia di giovani iraniani in tutto il mondo a condividerla come se fosse un “manifesto di resistenza e libertà”. –
Mantenere viva l’attenzione su questo drammatico evento è di vitale importanza perché è l’unico modo che abbiamo per sostenere con forza i giovani iraniani. La loro libertà è la nostra libertà.
Vediamo quanto durerà adesso il nuovo murale di Milano…
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Fonte: Alexsandro Palumbo
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