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Spettacoli non andati in scena: 7400. Euro “bruciati” finora per i soli spettacoli di musica dal vivo: 10,5 milioni.
Il bilancio dei danni del Coronavirus sulla cultura è spietato. Questo l’effetto dei provvedimenti per il contenimento del Covid-19. E la situazione non andrà a migliorare con l’intenzione introdurre la limitazione transitoria alla capienza di sale cinematografiche e teatri.
L’allarme viene dalla voce di Carlo Fontana, Presidente dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, in un documento inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ed al Ministro dei Beni e delle attività culturali, On. Dario Franceschini.
“Ci preme rilevare – commenta Fontana – che la misura della limitazione transitoria degli accessi risulta assolutamente impraticabile nell’ambito delle rappresentazioni operistiche e teatrali, dell’esecuzione dei concerti e delle proiezioni cinematografiche. La dinamica delle vendite al botteghino nei teatri d’opera e di prosa, nei festival e nelle stagioni di musica e danza, ad esempio, si basa sulla prevendita di biglietti e abbonamenti il cui annullamento parziale comporterebbe enormi disagi sia agli spettatori, sia alle istituzioni e imprese di produzione e distribuzione, sia infine alle compagnie e agli artisti”.
Gli fa eco Assomusica, l’Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo, che chiede alle autorità interessate misure straordinarie per la filiera degli spettacoli live.
La vendita dei biglietti, infatti, si è completamente fermata, non solo nelle Regioni dove sussiste l’emergenza, ma a livello nazionale, a causa della situazione di panico dilagante.
“Ad oggi, per un primo periodo, si stima una perdita di circa 10,5 milioni di euro per i soli spettacoli di musica (ndr. dati elaborati da Assomusica su stime fornite da TicketOne). Si stima inoltre una conseguente ricaduta di almeno 20 milioni di euro sulle città che avrebbero dovuto ospitare gli eventi”, spiega il Presidente di Assomusica, Vincenzo Spera.
Ma la cultura non si arrende. Così, mentre in molti si sono attrezzati per trasmettere gli spettacoli in diretta streaming, ci si prepara a ripartire dopo la chiusura doverosa per l’emergenza Covid19.
A farla da padrone, moltissime mostre attese da tutti gli appassionati d’arte, che nei prossimi giorni riprenderanno (o che sono state confermate).
Ecco le mostre da non perdere nel mese di marzo:
Guggenheim. La collezione Thannhauser da Van Gogh a Picasso
La splendida mostra Guggenheim, rimasta chiusa dalla scorsa settimana sino ad oggi per l’emergenza corona virus, riapre! Sono gli ultimi 4 giorni per ammirare questi capolavori!
Viaggio oltre le tenebre. Tutankhamon. RealExperience
Aprirà regolarmente la grande mostra dedicata all’antico Egitto “Viaggio oltre le tenebre. Tutankhamon. RealExperience”, a Palazzo Reale dal 5 marzo al 14 giugno.
I love Lego a Napoli
Dopo il successo di Milano e Roma, la mostra dedicata ai mattoncini colorati sbarca a Napoli. Dal 17 marzo al Lapis Museum della Basilica della Pietrasanta.
Banksy a visual protest a Roma
Dal 21 marzo al 26 luglio 2020 a Roma la mostra BANKSY A VISUAL PROTEST. Al Chiostro del Bramante l’artista “sconosciuto” più celebre al mondo, da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle prove di stampa per il libro Wall & Piece ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD.
Monet e gli Impressionisti a Bologna
Per la prima volta dalla sua fondazione nel 1934, il Musée Marmottan Monet di Parigi cede in prestito opere uniche, molte mai esposte altrove nel mondo e firmate da alcuni dei maggiori esponenti dell’Impressionismo. +Principalmente Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac saranno gli indiscussi protagonisti della mostra Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet che, dal 13 marzo al 12 luglio 2020, sarà ospitata nelle sale di Palazzo Albergati di Bologna: un’occasione irripetibile per ripercorrere l’evoluzione del movimento pittorico più amato a livello globale.
Fonti: Assomusica, Agis
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