La prossima primavera, tra marzo e aprile, Palazzo Reale di Milano ospiterà la mostra di Manet ,ma l’evento sta già facendo parecchio discutere.
La prossima primavera, tra marzo e aprile, Palazzo Reale di Milano ospiterà la mostra di Manet, ma l’evento sta già facendo parecchio discutere.
A celebrare il pittore francese doveva essere, infatti, Torino con la stessa esposizione prodotta da Skira con il Musée d’Orsay. Ma poi:
“Sono cambiate tante cose, tra cui l’arrivo della giunta guidata dalla sindaca Appendino che forse ha una strategia e un diverso feeling”,spiega il presidente Skira Massimo Vitta Zeldman.
In realtà, dietro si nasconde un diverbio tra la sindaca e la Fondazione Torino Musei. La polemica era iniziata circa una settimana fa, con un articolo sulle pagine locali di Repubblica dove si affermava che forse la mostra di Manet non si sarebbe fatta.
La sindaca Chiara Appendino reagiva in modo netto, chiedendo le dimissioni della presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni, arrivata nel 2013. L’accusa: non essere stata informata, se non a mezzo stampa. Dopo qualche giorno di tira e molla arriva la conferma: la mostra di Manet va a Milano, mentre la Asproni presenta le dimissioni.
Ed ecco perché la mostra dal titolo provvisorio “Manet, la Parigi moderna”, ha trovato un’altra destinazione.
Mentre c’è già chi parla di scippo, gli addetti ai lavori tranquillizzano:
“nessuno sgarbo perché già in passato c’erano state ottime collaborazioni tra Milano e Parigi per l’esposizione su Wildt”.
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Le curatrici sono Caroline Mathieu e Isolde Pludermacher e l’allestimento si preannuncia molto ampio: una cinquantina di tele principalmente di Manet con inserti di altri pittori dell’epoca come Renoir e Degas.
L’esposizione su Manet va ad aggiungersi a quella su Caravaggio, prevista a settembre 2017. I biglietti saranno disponibili con l’inizio del nuovo anno.
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Dominella Trunfio