Oltre 200 opere tra sculture, foto e reperti archeologici racchiusi in una grande mostra dal titolo 'Treasures from the Wreck of the Unbelievable' che celebra Damien Hirst.
Oltre 200 opere tra sculture, foto e reperti archeologici racchiusi in una grande mostra dal titolo ‘Treasures from the Wreck of the Unbelievable’ che celebra Damien Hirst.
Tra installazioni, sculture in bronzo e monumentali, la mostra apre i battenti il 9 aprile e fino al 3 dicembre, riempirà le sale della Dogana e Palazzo Grassi a Venezia.
Anche questa volta, l’artista eccentrico non smette di stupire. La storia a cui si ispira il percorso è il ritrovamento del relitto di una nave naufragata tra il I e il II secolo d.C con a bordo i tesori di Cif Amotan II, un ex schiavo a di Antiochia diventato collezionista’. Una storia probabilmente inventata dall’artista stesso.
Parole chiave sono, infatti, la favola, la menzogna e il verosimile che si intrecciano in figure femminili dalle forme perfette, mostri marini e conchiglie giganti. Non solo, Hirst utilizza diversi materiali dal bronzo al marmo, dalla resina all’oro per stupire il visitatore.
LEGGi anche: DA PICASSO A KANDINSKIJ: 10 MOSTRE DA NON PERDERE NEL 2017
Curata da Elena Guena, la mostra (la prima con un numero così elevato di opere dell’artista) segna un punto di rottura con il passato. Il tema della vita e della morte ricorrono di continuo. Ma anche l’ironia è dietro la porta.
LEGGi anche: VAN GOGH: LA PIÙ GRANDE MOSTRA MONOGRAFICA MAI REALIZZATA PRIMA IN ITALIA
Foto: Christoph Gerigk
Foto: Christoph Gerigk
L’artista britannico riparte dalle civiltà antiche e trova nella stiva della nave, collezioni, monete, manufatti provenienti da ogni parte del mondo. Ci sono ancora spade, elmi, utensili affianco ad animali mitologici come i serpenti marini.
La verità entra così nella finzione in un’arte straordinaria che arriva dopo dieci anni di silenzio di Hirst. Dieci anni per partorire una storia, che se inventata o meno non interessa a nessuno, perché il risultato è ugualmente straordinario.
Per acquistare il biglietto online clicca qui
Dominella Trunfio
Foto: Romina Greggio