Si chiama “World Masterpiece Theater. Dalla letteratura occidentale all'animazione giapponese” ed è l’ ultimo episodio della serie di mostre 80-90. Televisione, musica e sport in figurina, che mostra il ciclo di cartoni animati prodotto dalla Nippon Animation dal 1975 al 1997.
Dalla piccola Heidi fino a Pollyanna e ancora da Peter Pan all’avventurosa Flo e tantissimi altri. Apre i battenti al Museo della Figurina di Modena una mostra gratuita dedicata alle immagini e alle colonne sonore dei cartoni animati che hanno accompagnato l’infanzia dei nati negli anni Settanta e Ottanta.
Si chiama “World Masterpiece Theater. Dalla letteratura occidentale all’animazione giapponese” ed è l’ ultimo episodio della serie di mostre 80-90. Televisione, musica e sport in figurina, che mostra il ciclo di cartoni animati prodotto dalla Nippon Animation dal 1975 al 1997.
L’inaugurazione è venerdì 2 marzo alle ore 18, dove i visitatori accompagnati dalla curatrice Francesca Fontana, potranno fare un tuffo nel passato tra i ricordi dell’infanzia.
La mostra come dicevamo fa parte di un percorso ideato da Thelma Gramolelli nel 2014, nato con l’obiettivo di indagare un periodo cruciale della storia della figurina caratterizzato dall’irrompere della televisione commerciale nei diversi ambiti della vita sociale.
Come dimenticare l’arrivo dei cartoni animati giapponesi che hanno influenzato intere generazioni anche grazie alle figurine?
“Lo stile “Meisaku” è basato sulla letteratura occidentale per ragazzi. Oltre ad istruire gli spettatori nipponici su paesaggi, architetture, usi e costumi occidentali, offre loro una profonda analisi psicologica dei protagonisti”, si legge nell’evento Facebook creato per l’occasione.
L’intenzione era dunque educativa, perché i personaggi per diventare adulti dovevano affrontare le prove più impensabili. Chi non ricorda la sfortunata Anna dai capelli rossi o ancora la piccola Flo che dal benessere si ritrova in un’isola deserta a fare i conti con i morsi della fame? Ma di esempi ne potremmo fare tanti e tanti altri ancora.
Precursore del progetto è il cartone animato di Heidi, creato da Isao Takahata e Hayao Miyazaki nel 1974, poi a seguire Anna dai capelli rossi (1979), Tom story (1980) tratto da Le avventure di Tom Sawyer, Flo, la piccola Robinson (1981), Lucy-May (1982), Là sui monti con Annette (1983).
Dal 1986 al 1993 la grafica inizia a subire le prime trasformazioni, con i colori che diventano più vivaci. Abbiamo, quindi, Pollyanna (1986), Una per tutte, tutte per una (1987), trasposizione animata del romanzo Piccole Donne e Peter Pan (1989).
Nonostante non facciano parte ufficialmente del ciclo denominato World Masterpiece Theater, molti altri cartoni animati condividevano le tematiche tratte da romanzi per ragazzi occidentali e l’intento educativo. Tra questi, alcuni prodotti della Nippon Animation non esplicitamente inseriti nel progetto WMT, come L’ape Maia (1975), Jacky, l’orso del monte Tallac (1977), D’Artacan e i tre moschettieri (1981), Il giro del mondo di Willy Fog (1983), Il libro della giungla (1989), e cartoni animati di stile Meisaku di altre case produttrici quali Remi – Le sue avventure (1977), Capitan Futuro (1978), Nils Holgersson (1980), Don Chisciotte (1980), Il Mago di Oz (1987), Robin Hood (1990). Non è giapponese, infine, ma spagnolo il cartone animato David Gnomo amico mio (1985), tratto da un libro illustrato per bambini.
Meravigliosi cartoni animati:
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Mostra World Masterpiece Theater. Dalla letteratura occidentale all’animazione giapponese
Sede: Museo della figurina, Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande n. 103 – Modena
Periodo: 3 marzo-22 luglio 2018
Inaugurazione con visita guidata 2 marzo 2018, ore 18.00
Ingresso gratuito
Orari: dal mercoledì al venerdì 10.30-13 16-19; sabato domenica e festivi 10.30-19
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Dominella Trunfio