Inaugurato a Roma il primo mosaico mangia-smog. Un progetto, voluto dall'associazione Yourban 2030, che unisce sostenibilità e innovazione.
A Roma è stato inaugurato il primo mosaico in bioresina della Capitale: un progetto tra arte, innovazione e sostenibilità.
Il quartiere di Roma Garbatella ha una nuova agorà digitale nel segno della sostenibilità con il primo green smart wall della capitale, installato su un muro di 50 mq adiacente alla Metro B. Si tratta di The Endless Growth, di Jordi Alessandro Bello Tabi, vincitore al Myllennium Award, sezione MyCity – Premio speciale Yourban2030. Nato grazie alla collaborazione tra Myllennium Award e Yourban2030, insieme a GraffitiForSmartCity, il primo mosaico in bioresina è realizzato con bio-piastrelle e dotato di tecnologia IoT.
Un’opera d’arte digitale che riqualifica il territorio in uno dei luoghi più trafficati della città. Uno spazio di condivisione, un punto di informazione smart con connessione wi-fi gratis e una serie di contenuti digitali, informazioni periodicamente aggiornate e servizi utili alla cittadinanza.
The Endless Growth è anche la prima foto monumentale in bioresina ad apparire nella Capitale, che porta con sé un messaggio ben preciso: l’importanza dell’R Factor, Reduce, Reuse, Recycle, il fattore della sostenibilità e dell’economia circolare. La bio-piastrella con cui si compone il mosaico, ideata da GraffitiForSmartCity di Salvatore Pepe, è al 100% biodegradabile ed è composta da materie prime interamente provenienti da fonti rinnovabili, nel rispetto totale dell’ambiente e senza utilizzo di petrolio e derivati.
L’opera indaga la dualità tra crescita naturale e crescita industriale. Un dualismo raccontato da due personificazioni: da un lato il consumismo e la produzione industriale di materiali plastici e nocivi, dall’altra la natura.
Veronica De Angelis Presidente e fondatrice della no profit Yourban2030, spiega:
Dopo aver regalato a Roma il primo murales mangia-smog (poi esportato come best practice in tutta Europa), come Yourban2030 proseguiamo la nostra mission di sviluppo di nuovi orizzonti attraverso la tecnologia e l’innovazione. In questo caso, non solo l’innovazione incontra, come sempre nei nostri interventi, ambiente e bellezza, riqualificazione urbana e arte, ma si fa anche riflessione sull’uso del digitale che in questo caso si trasforma in momento di incontro e socialità, unendo le persone ai piedi di una nuova opera per Roma, per avvicinarle e restituire al territorio uno spazio che così si trasforma da passaggio veloce e disattento a luogo in cui fermarsi, assaporando una bellezza necessaria alla qualità della vita.
Il Presidente del Myllennium Award Paolo Barletta ha commentato:
Un nuovo esempio di rigenerazione urbana che abbraccia i temi dell’agenda 2030. Un’opera che denuncia il conflitto che vive il nostro Pianeta, tra bisogni umani e bisogni della natura. Il tema del dualismo Essere Umano/Pianeta è oggi di assoluta attualità e ci prospetta risvolti drammatici se guardiamo soprattutto al prossimo futuro. Un futuro che sarà necessariamente dei giovani di oggi, ma che domani saranno adulti, madri e padri, professionisti, politici o artisti.
Leggi anche: