Il libro di Erika Maderna per Aboca Edizioni “Le Mani degli Dei" è un interessante viaggio attraverso le leggende di cui fanno parte le erbe officinali.
Piante officinali ed erbe curative: avete mai pensato che dietro ad ognuna di esse si può celare un vero e proprio codice? Un significato intrinseco e una “filosofia della cura” che vanno ben al di là del semplice dato scientifico?
Scrutando il codice botanico si possono, infatti, scovare dei valori sottesi e un interessante collegamento alla mitologia e alla selva di simboli che la caratterizza. Basti solo considerare che nell’immaginario degli antichi Dei l’erba medicinale era emanazione della divinità, per cui in un certo senso la stessa pianta era divinità e come tale elogiata e venerata.
La quercia, ad esempio, appartiene a Zeus, l’olivo ad Atena, il frassino è di Poseidone e il lauro di Apollo: intorno all’universo vegetale si sviluppano rimandi e accostamenti mitici con una miriade di sfaccettature. In origine ogni pianta veniva appunto venerata come una divinità e poi associata a un dio o a una dea di cui condivideva il vissuto mitico. E, nella mentalità arcaica, una pianta acquisiva un valore farmaceutico proprio in virtù del suo aspetto simbolico.
È questa la logica che sottende il libro di Erika Maderna per Aboca Edizioni “Le Mani degli Dei. Mitologie e simboli delle piante officinali nel mito greco”, un viaggio attraverso la mitologia dei fiori e delle erbe curative, creature così vicine alla terra e al grembo materno da ricevere nutrimento e forza per trasformarsi in farmaci dispensatori di energie fisiche e spirituali.
Col libro di Maderna, arricchito da immagini di antichi erbari e da quadri della pittura moderna, si ripercorrono le leggende delle erbe: un autentico “erbario mitico e leggendario” attraverso cui indagare la natura in tutte le sue manifestazioni e la sua “sacralità”, che da sempre rappresenta per l’uomo l’unica certezza e consolazione.
“Nelle pieghe segrete di questo patrimonio di tradizioni troveremo piante straordinarie: quelle afrodisiache sacre ad Afrodite, quelle utili per le malattie delle donne care a Era e Artemide, i veleni e i filtri preparati dalle maghe, le piante solari di Apollo. Scopriremo che alcune erbe possono essere magiche, metafisiche o addirittura filosofiche e che ognuna di esse ha un enigma da sottoporci”, afferma l’autrice de “Le Mani degli Dei” e aggiunge: “Spesso ci sfugge l’arcaico senso di stupore che la natura ci offre, la chiara consapevolezza di quanto essa sveli la ricchissima rete di relazioni che intesse tutte le cose”.
L’occasione buona, insomma, per vedere in una pianta officinale non solo un insieme di principi attivi, ma anche una sorta di scrigno dai mille segreti e dai più svariati significati.