Dominella Trunfio Dopo 28 anni passati a raccogliere qualsiasi tipo di rifiuto ospedaliero, un’infermiera di Toronto ha finalmente realizzato il suo sogno: quello di trasformarli in un mandala da appendere nel nosocomio.
Dopo 28 anni passati a raccogliere qualsiasi tipo di rifiuto ospedaliero, un’infermiera di Toronto ha finalmente realizzato il suo sogno: quello di trasformarli in un mandala da appendere nel nosocomio.
Tilda Shalof era un’infermiera dell’unità di terapia intensiva del Toronto General Hospital che durante gli anni passati tra i reparti, oltre a curare i pazienti, amava raccogliere schede e connettori per trasformarli in un’opera d’arte raffigurante un mandala.
Un quadro da appendere ovviamente tra le corsie ospedaliere. Invece di buttare via i piccoli coperchi di plastica, perni, leve, viti e così via, per anni li ha lavati, disinfettati e conservati.
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L’infermiera Shalof era attratta soprattutto dai loro colori vivaci e dalle forme strane e interessanti, tanto che per alcuni anni ha trasformato questi rifiuti perfino in giocattoli per i suoi bambini.
Vi avevamo già parlato, dei mandala di sabbia, realizzati dai monaci tibetani seguendo una pratica speciale chiamata dul-tson-kyil-khor, che letteralmente significa “mandala di polvere colorata”.
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Una collezione enorme, rinchiusa in sacchi tenuti in casa. Da lì l’idea di dare una nuova vita agli oggetti. Dall’estate 2015, aiutata dagli artisti Vanessa Herman-Landau e Bradley Matson, Tilda Shalof li ha fatti diventare dei magnifici mandala, oggi appesi nel muro dell’ospedale in cui lavora.
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In questo video, la donna mostra il processo di realizzazione, spiegando passo passo cosa rappresenta ogni singolo elemento del mandala.
Per fare un esempio, il grande cerchio arancione è fatto con parti di bottiglia, le cime delle lancette sono le testine utilizzate per misurare la glicemia, nell’angolo in basso i coperchi dei farmaci per evitare il rigetto nel trapianto degli organi.
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Un omaggio che l’infermiera ha voluto fare a tutti i suoi pazienti e ai colleghi di terapia intensiva, un modo per salutarli prima del trasferimento in radiologia.
“Questo mandala racchiude un messaggio chiave: la consapevolezza. Non si riesce a vedere, infatti, il valore di questi singoli pezzi, tuttavia mettendoli insieme è stato possibile realizzare qualcosa di straordinario”, dice Shalof.
Ancora oggi, nonostante il reparto sia cambiato, continua a raccogliere rifiuti in plastica, la sua creatività di certo non si fermerà qui. In passato, era stata anche autrice di numerosi best seller tra cui ‘Storia di un infermiere’.
Dominella Trunfio
