Il Mammuth di Rebibbia, firmato Zerocalcare, purificherà l’aria: come rendere un murales “green”

Un restauro eco-friendly: ecco come il Mammuth del piazzale della Metro Rebibbia di Zerocalcare è diventato green

Il celebre murales “Mammuth” di Rebibbia, creato da Zerocalcare quasi 10 anni fa, è diventato green grazie a un intervento di restauro fotocatalitico e l’utilizzo di ecopitture. Il progetto è stato promosso da ATAC – l’azienda per la mobilità di Roma – insieme a Yourban 2030, fondata da Veronica De Angelis (una delle 10 donne Green dell’anno 2020), che hanno unito le forze per promuovere l’ecosostenibilità e la valorizzazione dell’arte urbana.

Il murales, situato nel piazzale della Metro Rebibbia, fu realizzato nel 2014 in collaborazione tra ATAC e AIE Associazione Italiana Editori durante l’evento Più Libri Più Liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria. Il progetto di restauro faceva parte dell’iniziativa di ATAC per migliorare e rendere più decorose le infrastrutture di trasporto pubblico a Roma.

Come funzionano le tecnologie ecologiche

Ora Yourban 2030, un’associazione dedicata alla diffusione dell’Agenda 2030, ha messo in campo il restauro green del Mammuth, dopo aver già realizzato nel 2018 il primo e più grande eco-murales d’Europa a Ostiense.

La sfida di Yourban 2030 è di utilizzare tecnologie ecologiche non solo per nuove opere, ma anche per riqualificare quelle già esistenti. Il restauro del Mammuth di Zerocalcare ha coinvolto l’utilizzo di ecopitture, che hanno la proprietà di trasformare gli agenti inquinanti nell’aria, come ossidi di azoto, zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio, in innocue molecole di sale.

Grazie a questo restauro ecologico, il murales ora ha un impatto ambientale equivalente a 2,4 alberi piantati, con 12,8 auto Benzina Euro 6 il cui inquinamento viene eliminato ogni giorno e 34,1 kg di CO2 in meno nell’aria.

A curare il restauro è stata Maria Bressan

Il restauro è stato curato da una giovane artista friulana, Maria Bressan, conosciuta come Rosmunda, una muralista e illustratrice italiana che si impegna in tematiche sociali ed ambientali. La sua arte si concentra sul rapporto tra l’uomo e la natura.

Attraverso i suoi murales, cerca di ridare vita e bellezza ai luoghi e alle persone. Dal 2018 ha realizzato numerosi murales tra Italia e Spagna e crede fermamente che la Street art sia un efficace strumento per creare appartenenza risollevando luoghi e persone dal degrado.

La De Angelis ha sottolineato così l’importanza di questo intervento di restauro ecologico che promuove la sostenibilità e la bellezza dell’arte urbana:

Dopo aver lanciato l’idea di eco-murales dai muri di Ostiense, oggi dal Mammuth di Rebibbia vogliamo far partire una nuova idea di intervento di restauro rivolto ai murales, opere d’arte pubblica e urbana alle quali la capitale e altre città italiane si sono rivolte negli ultimi decenni.

Ha inoltre voluto evidenziare:

Si tratta di un restyling green che porta con sé ancora una volta un messaggio di sostenibilità e bellezza, in linea con la nostra mission. La street-art rappresenta infatti un linguaggio in grado di collaborare e dialogare con il territorio attraverso processi di rigenerazione urbana ed opere di restyling creativi di spazi di vita nelle città. Oggi parlare di ‘sviluppo sostenibile’ significa parlare di uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere le generazioni future.

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