Macchine mortali (Mortal Engines) da ieri è nelle sale cinematografiche italiane. Diretto da Christian Rivers, al debutto da regista, il film è l'adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Philip Reeve la cui saga racconta di un futuro post apocalittico, squallido, bellicoso
Macchine mortali (Mortal Engines) da ieri è nelle sale cinematografiche italiane. Diretto da Christian Rivers, al debutto da regista, il film è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Philip Reeve la cui saga racconta di un futuro post apocalittico, squallido, bellicoso.
Un mondo in cui nessuno di noi vorrebbe vivere quello che vede come protagonisti due giovani, una misteriosa ragazza, Hester Shaw (Hera Hilmar), che tenta di uccidere Thaddeus Valentine (Weaving). A salvarle la vita è il giovane storico/archeologo ed ex aspirante aviatore, Tom Natsworthy (Robert Sheehan). Quest’ultimo però è costretto alla fuga insieme a Hester e ai combattenti della Lega Anti- Trazionista guidati da Anna Fang, che stanno lottando contro Valentine e i suoi violenti piani volti a distruggere e conquistare la città stanziale di Shan-Guo, centro di comando degli Anti-Trazionisti.
La storia è ambientata oltre 1600 anni dopo la guerra globale o ‘dei 60 minuti’ che ha sterminato l’umanità e ridefinito la geografia dei continenti. Del passato quasi non esiste memoria visto che i conflitti hanno cancellato ogni cosa, lasciando solo poche tracce conservate nei musei.
Le città non sono più fisse in un determinato luogo ma si spostano su ruote e le più grandi inglobano le più piccole. Anche Londra, in cui è ambientato il film, non sembra più la stessa, una città sfigurata, privata dei suoi simboli. La città infatti ha lasciato la Gran Bretagna per trasferirsi nell’Europa continentale, alla ricerca di nuove piccole città da fagocitare.
Non manca la mano di Peter Jackson, padre del Signore degli Anelli, che in Macchine Mortali ha rivestito la doppia veste di sceneggiatore e produttore.
Inquietanti i riferimenti al mondo attuale, l’ultimo è stato aggiunto dal regista poche settimane fa, sotto forma di istruzioni audio impartite ai profughi deportati a bordo di Londra: “I bambini potrebbero essere momentaneamente separati dai genitori” si sente. Un richiamo esplicito a quanto sta accadendo negli Usa, con la guerra di Trump all’immigrazione.
Uno spaccato di futuro che, anche se ha dimenticato il passato, sa tanto di presente.
Macchine mortali, qui il trailer:
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