Al Salone del Libro di Torino la Lega del Filo d’Oro rimarca l’importanza dei libri tattili per bambini sordo-ciechi.
Libri tattili: al Salone del Libro la Lega del Filo d’Oro rimarca l’importanza dei libri tattili per bambini sordo-ciechi
Per fare un seme ci vuole un frutto, ma avrà la buccia liscia come la mela o una pelosa come la pesca? Toccare è il modo migliore per capirlo e che meraviglia quei libri che danno a ciascun componente di una favola la propria consistenza!
Se il lupo di Cappuccetto Rosso ha un pelo lungo, le foglie che si trovano nel bosco saranno irte e appuntite… non così scontato per bambini sordo-ciechi che devono affidare proprio a libri di questo genere la loro esperienza di lettura.
Lo sa bene la Lega del Filo d’Oro che al Salone del Libro di Torino ha voluto far conoscere ai più l’eccezionale mondo delle favole tattili, uno dei modi che proprio l’Associazione utilizza nei percorsi riabilitativi dei bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali.
Lo scopo dei libri tattili è far uscire dall’isolamento bambini che non vedono, non sentono e non parlano e spesso vivono una condizione molto complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, un disturbo nello sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento.
“Attraverso la partecipazione al Salone del Libro, vogliamo far conoscere a sempre più persone la nostra attività quotidiana per la cura, la riabilitazione e l’assistenza dei bambini sordociechi – dice Rossano Bartoli Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro. Le favole tattili sono utilizzate all’equipe multidisciplinare della Lega del Filo d’Oro per stimolare la comunicazione tramite gli oggetti. Questo si inserisce in un percorso riabilitativo personalizzato volto a restituire alle persone e ai bambini sordociechi una maggiore autonomia e renderli così partecipi della loro vita”.
Un approccio che ha fondamenta logiche: se è vero che sin da piccoli i bambini devono entrare in contatto con i libri, già dai primi mesi possono esplorare le immagini con gli occhi e con le mani. E per farlo sono perfetti i libri tattili, che, dunque, mettono d’accordo proprio tutti.
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Germana Carillo