7 libri e 2 film per aiutare bambini e i ragazzi a capire l’attuale situazione in Afghanistan

Come raccontare ai bambini e ai ragazzi quello che sta accadendo in Afghanistan? Ecco un elenco di libri e film da condividere in famiglia.

Come raccontare ai bambini e ai ragazzi quello che sta accadendo in Afghanistan? Ecco un elenco di libri e film che possiamo condividere in famiglia per aiutare i bambini e i ragazzini a capire l’attuale situazione grazie a bellissime storie che toccano situazioni e argomenti delicati con forza e verità, ma anche molta poesia e speranza

Dall’arrivo dei talebani a Kabul si sente parlare molto della situazione in Afghanistan, e inevitabilmente tanti “perché?” ci arrivano anche dai bambini e dai ragazzi. Sebbene anche per noi la situazione è talmente incerta che riuscire a spiegarla (e spiegarcela a noi stessi) sia un’operazione difficile, bisogna comunque sia provare a dare una risposta. Per farlo, è necessario parlarne con curiosità, sicurezza e amore. Ma da dove iniziare?

I libri e i film si dimostrano un ottimo punto di partenza per aiutarli a capire un po’ meglio la situazione. Inoltre sono dei preziosissimi strumenti capaci di promuovere e far nascere punti di riflessione su chi siamo e su cosa possa fare ognuno di noi per costruire una società migliore. Sono diversi gli scrittori che si sono impegnati a raccontare alle nuove generazioni la paura, l’ingiustizia e il dolore senza trascurare la speranza, i diritti e la libertà.  

Ecco una raccolta di libri e film che possono aiutare i più giovani a capire un po’ meglio la situazione in Afghanistan:

Fiori di Kabul di Gabriele Clima (Einaudi Ragazzi, 2021)

libro donne afghane

©Einaudi Ragazzi

Ci sono molte cose che le donne non possono fare, tra cui andare in bicicletta. Ma un giorno quando a casa di Maryam, a Kabul, si ferma una straniera che sta attraversando l’Afghanistan sulle due ruote, questa non pensa ad altro che alla libertà. È convinta che le cose si possono cambiare e quando sarà abbastanza grande per prendere le sue decisioni, sceglierà proprio una bicicletta come strumento di emancipazione. Il suo non sarà un semplice viaggio: sarà un esempio per uomini e donne, una piccola rivoluzione silenziosa attraverso l’Afghanistan, uno dei paesi con la più alta discriminazione di genere.

Stanotte guardiamo le stelle di Alì Ehsani e Francesco Casolo (Feltrinelli, 2017)

©Feltrinelli

Afghanistan, anni novanta. Un giorno, a Kabul, Alì è tornato da scuola e, al posto della casa, ha trovato solo macerie. Orfani di genitori, per lui e per suo fratello Mohammed ormai in quel posto non c’è più niente, nessun futuro e nessun affetto. Ma “noi siamo come uccelli e voliamo lontano” gli dice Mohammed, che lo convince a scappare. Alì, il bambino della storia è nella realtà l’autore che dal 2003 vive a Roma. Per lui questo libro è anche un ringraziamento verso tutte quelle persone che durante il viaggio l’hanno aiutato e che in determinate situazioni sono state la sua famiglia perduta. Senza dubbio, una storia di coraggio, determinazione e ottimismo.

Il viaggio di Zaher di G. Fioretti, F. Grisot, G. Viale, L. Camiletti (La Meridiana, 2021)

©Edizioni La Meridiana

Questo libro toccante è ispirato alla storia di Zaher Rezai, il bambino afghano che a soli 7 anni intraprese un viaggio della speranza e, arrivato a Venezia, a soli otto chilometri dal raggiungere un posto sicuro in cui chiedere asilo, perse la vita. Le pagine sono il frutto di un progetto di didattica interculturale e inclusiva pensato per le scuole, infatti nel libro c’è anche il prezioso contributo degli alunni di una quinta elementare che hanno dedicato a Zaher delle commoventi e mature parole che fanno fiorire l’accoglienza e ci ridanno speranza.

Giardiniere, apri la porta del giardino;

io non sono un ladro di fiori,

io stesso mi sono fatto rosa

Questi versi sono stati trovati su una pagina del taccuino di Zaher, il suo unico confidente e compagno di viaggio.

Sotto il burqa di Deborah Ellis (Rizzoli, 2002) e film d’animazione

©Rizzoli

Questa è una graphic novel sulla ribelle Parvana, tratta dal film di animazione di Nora Twomey e ispirata al romanzo di Deborah Ellis. Quando suo padre Nurullah viene incarcerato ingiustamente per essere stato accusato di essere un “nemico dell’Islam”, Parvana ha soli 11 anni. Poiché sotto il regime talebano, non è libera di girare da sola, quando la sua famiglia si impoverisce, si taglia i capelli, prende i vestiti del fratello defunto e fa finta di essere un maschio per uscire di casa e cercare cibo. “Quando sei un uomo, puoi andare dove vuoi”, le dice la sua amica Shauzia. Un racconto di privazioni e di diritti negati, ma anche di coraggio e di speranza.

Per chi lo preferisse, il film d’animazione candidato agli Oscar e ai Golden Globe come Miglior film d’animazione nel 2018, si può vedere su Netflix

Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini (Piemme, 2004) e film

©Piemme

Questa è la commovente storia di due genitori e due figli, della loro amicizia e di come il caso possa diventare una pietra miliare inaspettata nel nostro destino. Ossessionato dal dimostrare a suo padre di essere già un uomo, Amir si propone di vincere l’annuale competizione di aquiloni in qualsiasi modo, anche se questo dovesse significare sacrificare la sua amicizia con Hassan. Così, a soli dodici anni, il giovane Amir ricorderà per tutta la vita quei giorni in cui perse uno dei tesori più preziosi dell’essere umano: l’amicizia. La trama si svolge “sullo sfondo di un Afghanistan rispettosa delle sue ricche tradizioni ancestrali” mentre durante l’inverno del 1975 a Kabul “la vita si svolge con tutta l’intensità, la forza e il colore di una città fiduciosa nel suo futuro e ignara dell’avvicinarsi di uni dei periodi più sanguinosi che i popoli millenari che lo abitano abbiano mai vissuto”.  

Dopo il successo travolgente del libro, diventato best-seller, Hollywood ha realizzato l’adattamento cinematografico che potete vedere su Chili.

Il libraio di Kabul di Åsne Seierstad (Rizzoli, 2008)

©Rizzoli

Nel 2002, quando i talebani si sono ritirati dall’Afghanistan, la giornalista ed esperta di conflitti internazionali Åsne Seierstad si trasferì nella capitale del Paese per toccare con mano la situazione della società afghana in un momento travagliato. Ha soggiornato nella casa della famiglia del libraio Sultan Khan, che le ha permesso di vivere da vicino la quotidianità di una famiglia afghana ed essere testimone di un paese dopo la guerra che vuole risollevarsi e tornare a respirare. Una storia di dignità, coraggio e amore per i libri in una delle testimonianze più commoventi sulla società afghana.

La matita magica di Malala di Malala Yousafzai (Garzanti, 2017)

©Garzanti

È vero Malala è pakistana, tuttavia la sua lotta da voce e luce su quello che potrebbe riaccadere alle bambine e alle ragazze afghane. Questo libro racconta la sua storia, da quando sognava di avere una matita magica per cambiare il mondo e di come riuscì a realizzare i suoi sogni, pur non avendo la matita.

Sono davvero preoccupata della situazione attuale in Afghanistan, soprattutto per la sicurezza di donne e ragazze. Ho avuto l’opportunità di parlare con alcuni attivisti in Aghanistan, inclusi quelli per i diritti delle donne, e hanno condiviso con me la preoccupazione su come sarà la loro vita”, ha dichiarato recentemente in un’intervista esclusiva alla BBC l’attivista per i diritti delle donne vincitrice del premio Nobel per la Pace.

Tutte queste storie hanno una cosa in comune: la ricerca di un futuro diverso per sé stessi e per le proprie famiglie, più sicuro ed equo.

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