L'uomo Vitruviano di Leonardo nasconde un segreto mai rivelato, l'algoritmo nascosto nelle opere ispirate dalla Divina Proporzione.
E se non avessimo capito nulla dell’Uomo Vitruviano di Leonardo? Ebbene, secondo Roberto Concas, storico dell’arte già direttore dei Musei Nazionali di Cagliari, è proprio così perché il grande capolavoro nasconderebbe un segreto mai rivelato, usato dagli artisti dal IV al XVIII secolo per segnalare le opere ispirate dalla Divina Proporzione.
Qual è questo segreto segretissimo? L’antica formula aritmetica e geometrica utilizzata e tramandata dalle botteghe per realizzare le opere d’arte, in osservanza dei parametri imposti dalla Chiesa.
Lo studioso ha anticipato alcuni risultati della lunga e articolata ricerca intitolata “L’inganno dell’Uomo Vitruviano. L’algoritmo della divina proporzione“, che uscirà in due volumi editi da Giunti e sarà protagonista di una mostra a Cagliari nel maggio 2020, all’Ansa. A cui ha spiegato che il disegno di Leonardo include in realtà due o tre uomini di età diverse, e solo guardandolo allo specchio è possibile rendersene conto.
L’intuizione è arrivata in seguito all’osservazione dei Retabli della Sardegna, tipiche pale d’altare, a forma di tre. A distanza di molti anni, dopo innumerevoli studi su quella strana forma, eccola ritrovata nell’Uomo Vitruviano, con due parti più piccole e una centrale più grande, come spiegato dallo stesso Concas:
“Nel 2012, guardando questo disegno dell’Uomo Vitruviano noto una proporzione simile nella riga sotto: due parti più piccole una centrale più grande. È faticoso spiegarlo ma è stato come aprire una scatola dopo l’altra, ogni soluzione me ne apriva tre insieme, una casistica. Ho iniziato a capire che il disegno contiene due volti. L’occhio destro è di un uomo maturo, quello a sinistra di un volto più giovane. Mi e’ venuta intuizione, se ha sempre scritto a sinistra ha imparato usando lo specchio…anche qui usa lo specchio per ricostruire la figura completa…E le misure mi hanno dato ragione”.
Un articolato sistema che nasconde la regola usata da sempre da architetti, artisti, letterati e poeti, per realizzare le loro opere, la scienza segretissima della Divina proporzione.
Regola che evidentemente Leonardo non voleva andasse persa ma che non poteva svelare perché “lo avrebbero messo al rogo“. Utilizzata per la prima volta nell’Arco di Costantino, poi nella Pietà di Michelangelo, nella Gioconda e in molte delle più importanti opere d’arte dell’umanità.
Con Leonardo le sorprese sono sempre dietro l’angolo!
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