Pronta la sesta edizione di Eduscopio, la classifica della Fondazione Agnelli sulle superiori che meglio preparano all'università e al mondo del lavoro.
Qual è la scuola superiore migliore per prepararsi agli studi universitari? Come scegliere nell’ormai variegato mondo degli indirizzi offerti da licei e istituti tecnici? Tra le missioni dell’istruzione secondaria di secondo grado c’è proprio quella creare le condizioni migliori affinché gli studenti possano intraprendere la carriera universitaria con successo. Ma come farlo nel miglior modo possibile?
Anche quest’anno la Fondazione Agnelli tenta di rispondere a queste domande con il progetto Eduscopio, arrivato alla sesta edizione, che mette a confronto i diversi istituti valutando in che modo preparano gli studenti all’Università o al mondo del lavoro dopo il diploma.
“Per molte ragazze e molti ragazzi il passo successivo al diploma è l’accesso ai corsi universitari; si tratta in prevalenza di studenti che hanno frequentato corsi di studio di tipo liceale e un buon numero di studenti con alle spalle studi tecnici (circa il 40%). Invece, la rimanente parte degli studenti che hanno conseguito un diploma tecnico e circa l’80% dei diplomati che hanno frequentato un istituto professionale si orientano verso un ingresso nel modo del lavoro.
Ed è proprio quando ci si trova davanti alla complessità di un esame universitario o di una mansione da svolgere sul lavoro che ci si rende conto del reale valore dell’istruzione ricevuta a scuola“, si legge su eduscopio.it, che con l’edizione 2019/20 ha anche valutato gli sbocchi professionali.
I dati e le classifiche
Per la nuova edizione di Eduscopio, sono stati analizzati i dati di circa 1.255.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (anni scolastici 2013/14, 2014/15, 2015/16) in circa 7.300 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
Le analisi di Eduscopio si riferiscono a due compiti educativi fondamentali:
- la capacità di licei e istituti tecnici di preparare gli studenti agli studi universitari;
- la capacità di istituti tecnici e istituti professionali di preparare l’ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non vogliono subito trovare un impiego
E non solo, a essere valutate sono state anche le performance al primo anno di Università (ossia il numero di esami sostenuti e la media dei voti); nell’occupazione per chi non ha continuato gli studi, calcolata su un impiego di almeno sei mesi a due anni dal diploma; e quanti studenti sono arrivati alla maturità in 5 anni. Dall’anno scorso, infatti, è stato aggiunto anche l’indicatore dei diplomati che hanno compiuto il percorso in tempo netto, senza mai essere bocciati. Se la percentuale è alta, la scuola è inclusiva, se bassa, la scuola è selettiva.
Contrariamente alle attese, quello che emerge è che le scuole più selettive non sono anche quelle che preparano meglio all’università e al lavoro, anzi.
Le migliori scuole
- Per il secondo anno consecutivo il liceo migliore d’Italia è lo Scientifico delle Scienze applicate (con l’informatica al posto del latino) Pier Luigi Nervi di Morbegno, in provincia di Sondrio
- A Milano, tra gli scientifici, il Volta è il primo in graduatoria ed è meno severo del Da Vinci, che è al secondo posto, e dell’Einstein al sesto
- a Napoli, tra i linguistici, il Quinto Orazio Flacco, al primo posto, è il più inclusivo. Mentre rimonta lo scientifico Convitto Vittorio Emanuele II
- tra i classici di Bologna vince per il terzo anno consecutivo dal Minghetti sul Galvani, dove hanno studiato Pasolini e Casini
- a Palermo lo scientifico Cannizzaro rimane al primo posto
- a Roma il classico Tasso rimane sul podio, mentre risale il Visconti
- in Piemonte si afferma la provincia: lo scientifico Ancina di Fossano, nel Cuneese è primo tra tutti
Importanti anche i dati che riguardano l’occupabilità: il tecnico Meucci di Cittadella, a Padova, e il Buzzi di Prato hanno un’occupazione all’87%, ma anche il tecnico economico Besta di Ragusa si difende: 62%.
Qual è la scuola giusta da scegliere?
Basta collegarsi a questo sito, inserire il proprio nome, scegliere l’indirizzo che si vorrebbe seguire (classico, scientifico, tecnico, scienze umane, linguistico, artistico), la regione e la provincia in cui si risiede e quanto si è disposti a spostarsi.
Automaticamente apparirà una tabella come questa, dove i criteri di selezione sono stati: Liceo classico su Roma, con distanza di spostamento di 10 km:
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Germana Carillo