Leggere è importante e fa bene. Anche chi non ha questa abitudine può essere invogliato a sfogliare un buon libro se ad esempio lo trova disponibile nei luoghi che frequenta più spesso. E' questa l'idea di base da cui nasce l'iniziativa "Lascia un libro, prendi un libro" che si propone di portare le persone ai libri e non i libri alle persone.
Leggere è importante e fa bene. Anche chi non ha questa abitudine può essere invogliato a sfogliare un buon libro se ad esempio lo trova disponibile nei luoghi che frequenta più spesso. È questa l’idea di base da cui nasce l’iniziativa “Lascia un libro, prendi un libro” che si propone di portare le persone ai libri e non i libri alle persone.
Quello di cui vi parliamo è un progetto socio culturale nato in Sicilia e precisamente a Belpasso grazie all’idea di Giuseppe Rapisarda che, nel corso dei suoi viaggi, si è più volte imbattuto in iniziative di booking sharing e ha deciso di riproporle sul suo territorio.
E’ nata così l’iniziativa “Lascia un libro, prendi un libro” finalizzata alla promozione della lettura e al recupero, alla circolazione e rivalutazione del libro, quali strumenti di cultura e di formazione della persona.
L’idea è quella di avvicinare alla lettura persone che abitualmente non leggono. Ma come invogliarle? Semplicemente facendogli trovare dei libri nei luoghi che frequentano più spesso: bar, forni, ferramenta, frutterie, parrucchiere, studi medici e negozi vari.
All’interno delle attività commerciali si allestisce una piccola biblioteca in cui le persone possono prendere gratuitamente un libro ma solo a patto di lasciarne un altro in cambio (valgono tutti i generi ad eccezione dei testi scolastici).
Attualmente i punti di condivisione di libri a Belpasso sono 32 ma se consideriamo altri comuni del catanese e altri luoghi per il book sharing sparsi in altre regioni italiane, il numero sale e di molto. Al momento sembra siano circa 3000 i libri messi in circolo e quindi si può sicuramente affermare che il riscontro tra la popolazione è positivo.
Si tratta in sostanza di una piccola biblioteca diffusa nel territorio. Un modo non solo per diffondere cultura dal basso ma anche per salvaguardare i libri che, anche a causa della tecnologia ormai onnipresente, rischiano di finire buttati al macero o dimenticati in qualche cassetto.
Tutti sono invitati a partecipare all’iniziativa, ospitando un punto di raccolta e condivisione o donando dei libri. Per saperne di più e conoscere i vari punti di book sharing già operativi potete fare riferimento alla pagina facebook “Lascia un libro, prendi un libro“.
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Francesca Biagioli