La mostra di Guercino che non vedrai altrove: 120 capolavori nelle Scuderie del Quirinale

Giovanni Francesco Barbieri, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Guercino, è stato uno dei grandi pittori della scuola emiliana, nonché indiscusso protagonista del Barocco. In esposizione presso le Scuderie del Quirinale, dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025.

La mostra “Guercino. L’era Ludovisi a Roma” rappresenta una rara opportunità per scoprire il profondo legame che intercorre tra l’arte del Seicento e la dinamicità culturale dell’epoca Ludovisi. Distribuita tra le prestigiose Scuderie del Quirinale e lo splendido Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi, l’esposizione si concentra sul breve, ma intenso, periodo romano dell’artista di Cento, noto per la forza drammatica del suo stile e la sensibilità del tratto pittorico. L’evento propone un percorso cronologico che ricostruisce le interazioni tra Guercino, al secolo Giovanni Francesco Barbieri, e la famiglia Ludovisi, in particolare sotto il pontificato di Gregorio XV, con una particolare attenzione verso gli intrecci tra arte e potere.

La rassegna parte dalla celebre Aurora, affresco commissionato dai Ludovisi e tra le prime opere romane di Guercino, che in questa fase sembra fondere elementi del naturalismo padano con l’idealismo tipicamente romano. Tra le opere esposte figurano oltre 120 capolavori, alcuni dei quali giungono da prestigiose collezioni italiane ed internazionali, senza il consueto scambio tra istituzioni. Tra queste possiamo citare il maestoso “Peccato Originale” di Domenichino, la “Crocifissione” destinata alla Basilica di Reggio Emilia ed una serie di ritratti del papa Ludovisi, dove lo stile di Guercino emerge per il tocco intimo e familiare. L’artista, senza commissioni ufficiali, sfrutta con intelligenza ed agilità il breve periodo romano, lasciando un segno indelebile nella Capitale.

L’itinerario espositivo permette di osservare il sincretismo della sua arte, capace di adattarsi al gusto romano e agli influssi dei contemporanei, pur mantenendo quella “potenza naturale” che lo caratterizza. Così, i visitatori possono ammirare la genialità della sua tecnica pittorica, dalla raffinatezza delle piccole opere su carta fino alla monumentalità delle pale d’altare, percependo il confronto estetico e concettuale con figure come Guido Reni.

Informazioni utili

 

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