Non è Pisa: l’Italia ha un’altra torre pendente (e questa potrebbe davvero crollare)

La Torre Garisenda a Bologna è a rischio crollo: ora sono previsti interventi per la sua messa in sicurezza usando gli stessi tralicci e le stesse attrezzature impiegati per il restauro della Torre di Pisa

La Torre Garisenda, situata nel cuore di Bologna, è al centro di una situazione molto delicata. È infatti a rischio di crollo. Con i suoi 45 metri di altezza e una curva di quattro gradi, questa torre pendente risale al XII secolo ed è un’icona storica per la città.

Tuttavia l’edificio è stato considerato ad “alto rischio” di crollo lo scorso anno, sollevando preoccupazioni tra i funzionari e la comunità locale anche perché accanto alla Torre Garisenda si erge la Torre degli Asinelli, più grande con i suoi 97 metri e insieme formano le Due Torri di Bologna.

La Garisenda, ora off-limits ai visitatori, richiede urgenti interventi di restauro e consolidamento per prevenire un crollo imminente. Per affrontare questa sfida, i funzionari comunali hanno deciso di adottare un approccio già “testato”: utilizzare gli stessi tralicci e le stesse attrezzature impiegati per il restauro della Torre di Pisa.

Quali saranno gli interventi per la messa in sicurezza della Garisenda

Questa iniziativa, del valore di 20 milioni di dollari, consentirà di mettere in sicurezza la Torre Garisenda, riducendo i tempi e i costi dell’intervento. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che il progetto prevede la realizzazione di sostegni lungo la sezione centrale della torre, collegati a due sistemi di carrucole ancorate al suolo.

Questi interventi permetteranno di mantenere in sicurezza la struttura e di evitare il suo crollo imminente. Il progetto di restauro e consolidamento della Torre Garisenda si articolerà in diverse fasi. La prima fase prevede il montaggio delle strutture in acciaio già utilizzate per la Torre di Pisa, adattate alla realtà bolognese.

Successivamente verranno eseguiti interventi di consolidamento sulla muratura della torre, comprese iniezioni di malta a base di calce idraulica compatibile con quella presente. Infine sarà effettuata la messa in tiro dei cavi delle torri di contrasto, al fine di migliorare il livello di sicurezza della struttura.

Si prevede che l’intero processo di restauro e consolidamento richiederà diversi anni, con ulteriori interventi pianificati per il 2025 e il 2026. Tuttavia, una volta completato, il progetto garantirà la conservazione e la sicurezza della Torre Garisenda, preservando così un importante patrimonio storico e culturale per le generazioni future.

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