Dopo aver ripercorso l'italico stivale da nord a sud, da est a ovest, a bordo di un camper, alla ricerca di tutte quelle esperienze di vita diversa, di cambiamento, di autoproduzione, di ritorno alla campagna, di politica virtuosa, di riduzione dei consumi, di riscoperta del senso della vita, di maternità, di convivialità, "Viaggio nell'Italia che... Cambia!" diventa un libro.
Dopo aver ripercorso l’italico stivale da nord a sud, da est a ovest, a bordo di un camper, alla ricerca di tutte quelle esperienze di vita diversa, di cambiamento, di autoproduzione, di ritorno alla campagna, di politica virtuosa, di riduzione dei consumi, di riscoperta del senso della vita, di maternità, di convivialità, “Viaggio nell’Italia che… Cambia!” diventa un libro.
L’avventura trascorsa a bordo di un camper per raccogliere e raccontare le molteplici sfaccettature dell’Italia che sta cambiando, nelle sue diverse realtà, è nato “Io faccio così”, firmato da Daniel Tarozzi, direttore della rivista web “Il Cambiamento”, per mostrare al pubblico di “non addetti ai lavori” quante cose, silenziosamente, stanno accadendo, quanti italiani, singoli, imprenditori, associazioni e cooperative hanno deciso di vivere in modo diverso.
Edito da Chiarelettere, collana Reverse, e in vendita in libreria dal 18 ottobre, “Io Faccio così” in 368 pagine spiega come, nonostante la crisi, i partiti, le tasse, c’è un’Italia che reagisce, che non molla, che va avanti e crede nel futuro. È per questo che Daniel ha deciso di salire sul camper e andare a scoprirla e a raccontarla. Sette mesi on the road, senza scadenze o itinerari precisi, inseguendo le esperienze di chi ci prova a cambiare vita e a non rassegnarsi al peggio.
La scoperta è che si sta creando una rete diffusa dal Nord al Sud di microeconomie che valorizzano il territorio e le competenze delle persone, spesso promuovendo lavori che le statistiche nemmeno rilevano: in città, in campagna, da soli, in gruppo. Sempre all’insegna dell’ecocompatibilità, del risparmio e della qualità della vita.
Contadini, inventori, imprenditori, manager, artigiani, neolaureati, artisti: le loro storie non fanno più parte dell’aneddotica, ma costituiscono una realtà che va raccontata e fotografata e dimostrano che un altro Pil, più verom equo e di qualità, è possibile.
Roberta Ragni
Foto di Daniel Tarozzi
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