Francesca Biagioli Non l'ha passata liscia uno studente italiano in gita a Malta che ha avuto la spiacevole idea di incidere delle iniziali su un antichissimo monumento patrimonio dell'Unesco. Per questo è stato severamente punito (e in tempi rapidissimi)
@heritage malta
Purtroppo tra i giovanissimi (ma non solo) è ancora molto in voga l’abitudine di scrivere o incidere le proprie iniziali nei luoghi in cui si fa tappa: possono essere panchine, tavoli da picnic, baite di montagna, toilette o, nei casi peggiori, monumenti storici, come nell’episodio che vi raccontiamo.
Qualche giorno fa, un gruppo di studenti italiani era in gita a Malta e stava visitando il sito archeologico Ġgantija. Uno dei ragazzi, però, ha avuto la spiacevole idea di incidere alcune iniziali su un antichissimo monumento del neolitico che è così rimasto inevitabilmente sfregiato.
Lo studente di 18 anni non l’ha però passata liscia, un addetto alla sicurezza infatti l’ha notato e denunciato immediatamente alla polizia. Una bravata che gli è costata molto cara, come fa sapere in un comunicato l’Heritage Malta, agenzia nazionale che si occupa della tutela del patrimonio culturale locale.
In men che non si dica, il ragazzo è stato condannato per il suo atto di vandalismo perpretrato ai danni di un monumento del neolitico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
In una seduta d’urgenza del Tribunale di Gozo, che si è svolta nei giorni scorsi, lo studente:
È stato condannato a due anni di reclusione sospesa per quattro anni, che è il periodo massimo consentito dalla legge, e ad una multa di 15.000 euro.
Per reclusione sospesa si intende che il ragazzo non andrà in carcere a meno che, prima della scadenza del periodo stabilito (in questo caso 4 anni), commetta un altro reato.
Sicuramente lui non si azzarderà più a lasciare iniziali o scritte, ma speriamo che questa lezione serva anche ad evitare che altre persone cadano nella tentazione di danneggiare, in qualsiasi modo, il patrimonio artistico mondiale.
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Fonte: Heritage Malta
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