“Questo Pianeta”, uno dei brani di “Musica per bambini”, il rapper racconta di essere una sorta di alieno capitato su un pianeta diverso
“Io voglio solo tornare sul mio Pianeta, in quella semplicità che non c’è più. Ricominciare a sognare in questo Pianeta”, così canta a suon di rap Rancore, pseudonimo del rapper italiano Tarek Iurcich, in uno dei suoi pezzi del 2018 ma ripreso in un post di Report Rai 3 in questi giorni.
Un testo apparentemente non semplice, con una serie di parole e di riferimenti esterni, spesso solo accennati, in una struttura rapsodica di versi e con un ripetitivo “Non capisco mezza parola di ciò che dici” per dare il senso di una via di uscita difficile da trovare.
E il senso che ne viene fuori è tanto profondo quanto struggente: se nasci sul Pianeta Terra allora sei terrestre, altrimenti saresti un alieno. Ma se ci pensimo bene, vuole far intendere Rancore, potremmo anche sentirci alieni sul nostro stesso Pianeta, martoriato e degradato com’è, e nonostante sia questa la nostra terra natale, abbiamo il bisogno di sceglierne una porzione e considerarla casa e Tarek Iurcich è in questo senso un alieno sulla Terra: non riconosce più casa sua.
Il testo di “Questo Pianeta” di Rancore
Hai notato, si è scolorito il tuo ologramma
Tu sai dirmi perché hanno fatto questi edifici?
Tu lo sai se per caso vendono raggi gamma?
Bello, ma non capisto quello che dici
Palingenetica obliterazione dell’inconscio
Si invera e si infutura dell’archetipo del globo
Le mie parole inconsapevolmente
Si materializzeranno nei milioni di riflessi dello strobo
Riconnessione rettiliana, il tavolo traballaRivincita dei neoplatonici dallo Shambala
La macabra natura, il chupacabra
La kabala nel movimento delle labbra nell’abracadabra
Abraxas, maschere di ferro
Paradiso eterno, inferno gratis
Matrix, Alcatraz[…]
Non lo senti che non sto più in questo pianeta
Cosa mangio, cos’è che entra nel mio ologramma
Cosa faccio in questo pianeta
Io pensavo di essere ospite di una mamma, lo odio questo pianeta
Quando il seme uscirà dal frutto, farà ciliegia
Ha dei pregi, questo pianeta
Quando il punto esce dallo zero che si fa dieci, bello questo pianeta!
Quando credi che è solo un dramma, che cosa vedi?
C’è una porta nel tuo pianeta
O sapevi di essere ospite di un programma, è la volta del mio pianeta
Cosa inalo, cosa riempie queste narici, come faccio in questo pianeta?
Che non capisco mezza parola di ciò che dici
[…]
L’ammazzo questo pianeta, non lo vedi che è troppo grande non so che farne
è un arazzo questo pianeta, quanto male dentro quei fili fatti di carne
ci pranzo con un pianeta, anche scarso che a volte compro pure un satellite
ringrazio questo pianeta, poi lo stupro colonizzandogli l’epidermide!
Bello questo pianeta, quando il seme uscirà dal frutto farà ciliegi
ha dei pregi questo pianeta, quando il punto esce dallo zero che si fa dieci
l’ostacolo del mio pianeta è la guerra tra chi divide e chi vuole l’uno
è un miracolo questo pianeta
ma gli umani possono andarsene a fare in culo
[…]
Che non sto più in questo pianeta
cosa guardo cos’è che entra nel mio ologramma?
cosa faccio in questo pianeta?
Io pensavo di essere ospite di una mamma
ma va bene questo pianeta
quando il seme uscirà dal frutto farà ciliegi
ha dei pregi questo pianeta
quando il centro esce dallo zero che si fa dieci
io lo amo questo pianeta ma non credo che ci ritorno un altra volta
io lo odio questo pianeta
che se una cosa la ami troppo ti viene tolta
ridammi questo pianeta! Che cosa inalo?
Cosa riempie queste narici?
quale punto del mio cervello queste radici?
non capisco mezza parola di ciò che dici!
Il brano è tratto dall’album “Musica per bambini del 2018”.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Leggi anche:
- Il nuovo album dei Subsonica, uscito oggi, riflette tutte le fragilità del nostro tempo (emergenza climatica inclusa)
- “Io sono”: l’ironica canzone che dovremmo ascoltare come inno per la Giornata Mondiale dell’Ambiente
- La nuova canzone dei Marlene Kuntz lancia l’ultimo grido per salvare l’ambiente #OnlyOneEarth