Il Giardino di Boboli è uno dei gioielli nascosti di Firenze, patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO, nonché archetipo del giardino all'italiana nel mondo.
Indice
Situato alle spalle del celebre Palazzo Pitti, questo magnifico giardino è una delle più affascinanti opere di giardinaggio rinascimentale in Italia ed è un’importante attrazione turistica per la città di Firenze, capace di attirare ogni anno quasi un milione di visitatori.
Creato a partire dal XVI secolo per volere della famiglia Medici, quando Eleonora di Toledo, la consorte di Cosimo I de’ Medici, acquisisce il palazzo della famiglia Pitti. Decidendo di dar vita a un progetto di ampliamento e rinnovamento del giardino, commissiona questa sfida all’abile architetto Niccolò Tribolo. Da quel momento in poi, il Giardino di Boboli comincia a espandersi e a arricchirsi costantemente, venne poi completato dagli Asburgo-Lorena prima e dai Savoia dopo, nel XIX secolo, il Giardino di Boboli offre ai visitatori un’esperienza unica, immersa in un’atmosfera di straordinaria bellezza e serenità, con le sue fontane, le statue, i viottoli, i terrazzamenti ed una vasta varietà di piante.
Vero e proprio museo a cielo aperto, il Giardino di Boboli ospita oltre 300 sculture di età classica, rinascimentale e barocca, e può contare sulle opere di grandi artisti, tra cui Giorgio Vasari, Jean de Boulogne, anche noto come Giambologna, Pietro Tacca, Bartolomeo Ammannati , Bernardo Buontalenti e Zanobi del Rosso.
Tra le attrazioni principali, possiamo ricordare l’Anfiteatro, il Viottolone, il Prato del Cavaliere, la deliziosa Kaffeehaus e la Grotta del Buontalenti.
Cosa vedere nel giardino di Boboli
La grotta dei Buontalenti
La Grotta Grande, nota anche come Grotta del Buontalenti, rappresenta un capolavoro manierista e un vero scrigno di meraviglie. Costruita da Bernardo Buontalenti tra il 1583 e il 1593 per conto di Francesco I de’ Medici, si suddivide in tre sale. La prima, fino al 1924, ospitava le sculture incompiute di Michelangelo, sostituite poi da copie, mentre gli originali si trovano oggi alla Galleria dell’Accademia. Questa grotta è quasi un percorso di iniziazione amorosa, spesso utilizzato come luogo di incontri segreti per gli innamorati. La seconda sala ospita la scultura di Teseo e Arianna di Vincenzo de’ Rossi, simbolo dell’amore, mentre l’ultima sala è allestita come una vera grotta, con la fontana di Venere che emerge da un bagno, opera di Giambologna.
Le ghiacciaie
Le due piccole cupole situate tra l’anfiteatro e il prato del Pegaso nascondono uno dei segreti più affascinanti di Boboli: le antiche ghiacciaie. Queste caverne artificiali, in parte sepolte nel terreno, erano destinate a mantenere un ambiente costantemente fresco, grazie alla presenza di neve trasportata dall’Abetone e depositata al loro interno. Funzionavano in modo simile agli attuali frigoriferi, servendo per la conservazione di cibi e bevande soggetti al deterioramento.
Il viottolone
Un’altra perla da scoprire è il Viottolone, un ampio viale che si snoda in una discesa pronunciata. Di particolare bellezza sono i due filari di cipressi piantati nel 1637, che accompagnano il percorso, e altrettanto affascinanti sono le statue disposte simmetricamente vicino agli incroci con i tre viali che si intersecano. Queste opere d’arte spaziano dall’antico al moderno, principalmente risalendo al XVIII secolo. Affiancano il viale due gallerie rettilinee, immerse in una lussureggiante vegetazione.
Quando si inizia il Viottolone dal Prato dell’Uccellare, gli sguardi cadono su due statue dalle parti superiori antiche. Da esaminare con attenzione quella a sinistra, che rappresenta una replica dell’Aristogitone, parte di un gruppo bronzeo datato al 447 a.C. e scolpito dai maestri ateniesi Crizio e Nesiote.
L’obelisco egizio
All’interno del complesso di Boboli, si erge persino un autentico obelisco egiziano, originario dalla città di Assuan. Questo monumento, scolpito molto probabilmente durante il regno di Ramses II, nel periodo compreso tra il 1297 e il 1213 a.C., rappresenta uno dei manufatti più antichi che sopravvivono oggi in Toscana.
I limoni medicei
La famiglia dei Medici nutriva un autentico amore per gli agrumi, tanto da dedicarsi alla coltivazione e all’ibridazione di varie specie. Proprio grazie a loro, la moda degli agrumi divenne una tendenza diffusa in tutta la Toscana. Attualmente, numerosi di questi agrumi storici sono custoditi all’interno della limonaia di Boboli, eretta nel 1778 su disposizione del granduca Pietro Leopoldo.
Qui di seguito puoi trovare un elenco delle altre gemme custodite nel Giardino di Boboli: il Bacino di Nettuno,il Giardino di Madama, l’Orto di Giove, il Prato di Pegaso, il Prato delle Colonne, l’Isolotto, la Palazzina delle Meridiana, il Giardino del Conte, il Giardino degli Ananassi e la zona di Annalena.
Informazioni importanti sul Giardino di Boboli
Se volete visitare il Giardino di Boboli, ecco una serie di domande e risposte in grado di facilitarvi l’accesso
Quanto costa il biglietto per il Giardino di Boboli?
Il biglietto per il Giardino di Boboli prevede diversi prezzi:
- Biglietto intero 11€
- Biglietto ridotto 3€ – Ne possono usufruire i cittadini della Comunità Europea che abbiano un età compresa tra 18 e 25 anni, ed i cittadini di Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein ed Uruguay, anch’essi vincolati al sopracitato limite di età.
- Biglietto gratuito – Ne hanno diritto i residenti della città di Firenze, i minori di 18 anni, le persone con disabilita e relativi accompagnatori, gruppi scolastici con insegnante, guide turistiche, interpreti, studiosi, docenti e studenti universitari, giornalisti, cittadini italiani residenti all’estero, volontari, staff del Ministero della Cultura ed i membri dell’International Council of Museums (ICOM).
- Biglietto cumulativo Palazzo Pitti + Giardino di Boboli 23€
- Passepartout annuale 71€ (singolo) 101€ (famiglia) – Si tratta di un pacchetto che permette di visitare gli Uffizi, Palazzo Pitti ed il Giardino di Boboli, ha validità annuale.
- Passepartout 5 giorni 39 € – Si tratta di un pacchetto che permette di visitare gli Uffizi, Palazzo Pitti ed il Giardino di Boboli, la validità è di 5 giorni.
Dove acquistare i biglietti per il Giardino di Boboli?
I biglietti possono essere acquistati online sul sito dei musei fiorentini.
Quali sono gli orari del Giardino di Boboli?
Il Giardino resta sempre aperto, dal lunedì alla domenica (tranne alcune eccezioni) e prevede i seguenti orari:
- Orario di apertura: 8:15
- Orario di chiusura: 16:30 (gennaio, febbraio, novembre, dicembre), 17:30 (marzo ed ottobre con ora solare), 18:30 (marzo con ora legale, aprile, maggio, settembre, ottobre con ora legale), 19:10 (giugno, luglio e agosto).
- Giorni di chiusura: Il giardino resta chiuso il primo e l’ultimo lunedì del mese ed il giorno di Natale, il 25 dicembre.
Quanto dista il Giardino di Boboli dal centro di Firenze?
Il Giardino di Boboli è situato a pochi passi dal centro storico di Firenze ed è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici.
La distanza esatta può variare a seconda della posizione specifica nel centro cittadino da cui si parte, ma in media si trova a circa 15-20 minuti di cammino dal famoso Ponte Vecchio e dal Duomo di Firenze.
La sua vicinanza al centro storico rende il Giardino di Boboli una meta ideale per una rilassante passeggiata immersi nella bellezza della natura, dopo aver esplorato le meraviglie artistiche e storiche del cuore di Firenze.
Come accedere al Giardino di Boboli
L’accesso al Giardino di Boboli, nonché le possibili uscite, sono possibili da diversi punti.
Si può entrare direttamente da Palazzo Pitti, dall’ingresso di Annalena (il Giardino Corsi) e dai varchi del Forte di Belvedere e di Porta Romana.
L’accesso gratuito per i residenti è possibile dal Forte di Belvedere, limitatamente all’area del Kaffeehaus, da Porta Romana e dal varco di Annalena, mentre per quanto riguarda il portone centrale di Palazzo Pitti non è più consentito.
Se siete in cerca di un rifugio ideale per sfuggire al caldo estivo, troverete pochi posti in grado di offrirvi una combinazione così perfetta di cultura, storia e rinfrescante piacere. Non dovreste assolutamente tralasciare le romantiche radure di lecci, gli angoli appartati perfetti per godersi un bel libro, e non dimenticate di dare un’occhiata alla straordinaria Koffeehouse, ora nuovamente aperta al pubblico.
Dopo una passeggiata rilassante, non potete rinunciare a salutare e scattare una foto al Nano Morgante, seduto in sella alla tartaruga di marmo.
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